È una testimonianza dal punto di vista della vittima, dell’accusata. La prima, dal momento che la norma dettava di bruciare le carte processuali insieme alla strega. Una confessione generale resa dopo anni di segregazione nelle prigioni di Évreux e poi di Rouen, anni di torture e interrogatori. A PARLARE è Madeleine Bavent, monaca sul cui capo pendono accuse innumerevoli che si possono sintetizzare in quella più vaga di stregoneria. Dopo i casi di Aix-en-Provence e di Loudun è la volta del convento di Louviers, dove si dice accadano cose al di là dell’immaginabile ma di cui possiamo farci un’idea leggendo...