Un altro mondo è possibile nel bosco shakespeariano
A teatro A Bologna Nanni Garella con «A piacer vostro» traduce «As you like it»
A teatro A Bologna Nanni Garella con «A piacer vostro» traduce «As you like it»
Da vent’anni Nanni Garella ha intrapreso e persegue un suo percorso, che solo erroneamente può apparire marginale, ma che invece ha una grande profondità di coerenza e «puntiglio». Da quando ha iniziato a individuare e formare il suo gruppo di lavoro tra i pazienti del Dipartimento di salute mentale bolognese, ha di fatto creato una struttura stabile, nelle cui mani e prospettive appare davvero, capitolo dopo capitolo, una articolata lettura del mondo. I «capitoli» in realtà sono già circa 25, e ogni volta, quasi sorprendendoci, imbracciando un linguaggio e un ambito teatrale diversi, Garella con i suoi attori riesce a trasmettere suggestioni fascinose e diverse. Dopo che l’anno scorso ci aveva offerto una visione «contemporanea» e disinibita dei comici dell’arte (titolo già programmatico Li buffoni), ora con una netta inversione di rotta si approda a Shakespeare, e al mondo idilliaco che tante volte compare come oasi e desiderio nelle sue commedie.
È IL MAGICO bosco di Feversham dove si compie la prodigiosa trasformazione di sentimenti e gerarchie di As you like it, tradotto ora A piacer vostro (fino al 17 all’Arena del Sole sala Salmon, a maggio a Modena). Un bosco dove travestimento e identità, amore e avversione si acquietano nella loro possibile trasformazione in rapporti diversi dalla quotidianità. Ma non luogo di evasione, quanto proiezione di un diverso mondo possibile. Una favola vera, quella di Rosalinda costretta a travestirsi da uomo, ma con fortissimi legami con la vita di tutti i giorni. Scene accurate dalle luci cangianti e costumi d’epoca danno vigore allo spettacolo, ma soprattutto sono gli attori (alcuni pazienti della Arte e salute onlus e altri attori professionisti) a dare grazia e nerbo a quella favola che si rivela assai «politica»: la necessità e la rivendicazione di un mondo dove non prevalgano più i valori fasulli e le facili credenze di quello in cui viviamo. A piacer nostro, appunto.
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