Un altro Giappone, un’altra Cina. E torna Capitan Harlock
Alias

Un altro Giappone, un’altra Cina. E torna Capitan Harlock

Festival di Venezia, Estremo Oriente Poco amato in patria dai nazionalisti l’ultimo Miyazaki, l’occhio impietoso su un manicomio dell’estrema periferia cinese nel documentario
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 24 agosto 2013
Per un festival di Venezia che ci aveva abituati negli anni scorsi ad una presenza di opere estremo orientali, sia quantitativa che qualitativa, assai importante e significativa, l’offerta dell’edizione di quest’anno sarà un po’ più «povera». L’opera più importante quest’anno sarà senza ombra di dubbio, ma per una serie di motivi assai eterogenei, l’ultimo lavoro di Hayao Miyazaki, che parteciperà al concorso internazionale con il suo “The Wind Rises”. In questo mese trascorso dalla sua uscita nei teatri giapponesi, in cui il film veleggia verso i 50 milioni di euro d’incasso, è stato detto e scritto di tutto. Opera senile,...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi