Il provvedimento che riforma per decreto il reclutamento, il monte ore e il regime di progressione stipendiale per i docenti della scuola, senza motivo d’urgenza, costituisce un ennesimo affronto alla loro dignità umana e professionale. Soprattutto per l’obbligo, riservato agli immessi in ruolo, di frequentare un triennio di formazione permanente, erogata da una scuola di alta formazione, centralizzata e non organizzata dalle scuole o sul territorio. Non solo i docenti dovranno essere sottoposti a ripetute verifiche (nonostante siano già titolati), ma esclusivamente il quaranta per cento di chi ha fatto domanda avrà diritto ad una premialità che integra i pochi...