«Sono estremamente preso dal mio libro: sto dalle 10 alle 12 ore alla macchina da scrivere. Sento che è il mio ultimo libro (…) ma che libro! (…) Voglio che fra 40-50 anni (prima non c’è nemmeno da pensare) gli italiani scoprano che, nell’epoca più funesta della loro storia, c’era un italiano (uno solo, e periferico) che… aveva capito qualcosa». È l’1 giugno del 1947 quando Umberto Saba invia questa lettera a un giovane Vittorio Sereni; il libro a cui fa riferimento, che lo sta impegnando freneticamente, è Storia e cronistoria del Canzoniere. Adesso, oltre cinquant’anni dopo la prima edizione,...