All’Europa serve «essere competitiva» per mantenere i suoi sistemi di welfare e preservare i suoi «valori». Su questa idea capitalista si regge la relazione che l’ex presidente del consiglio e Bce Mario Draghi sta preparando per la Commissione Ue.

Dopo avere incontrato l’Ecofin a Gand in Belgio, ieri Draghi ha incontrato il parlamento Ue a Strasburgo.

Risorse finanziarie colossali, mercato unico dei capitali e dell’energia, «riforme strutturali», politiche climatiche e digitali dovrebbero essere pensati per la «sicurezza», concetto ambivalente tornato in auge da quando l’Europa è schiacciata in un conflitto economico e militare globale. «È ora di riforme Ue, non si può dire sempre no» ha detto Draghi nella veste di fustigatore.