Tutto è melassa e lustrini per (l’ex) icona
Note sparse Ritorno al pop - assai deludente - per Gwen Stefani con l'album "Bouquet"
Note sparse Ritorno al pop - assai deludente - per Gwen Stefani con l'album "Bouquet"
Ve lo ricordate quel bel sound misto tra r’n’b, pop, dance e quelle belle canzoni come Hollaback Girl o Rich Girl, What you’re waiting for? insomma quelle canzoni che avevano un sound ben definito, che a primo ascolto ti facevano pensare a lei, Gwen Stefani, quella ragazza uscita dai No Doubt e diventata un’icona per molti/molte anche per il suo impegno civile? Scordatevela.
La «vecchia» Gwen Stefani non esiste più. Il nuovo album Bouquet risulta essere un’accozzaglia di tracce romantiche che alla fine del nastro non danno alcun sussulto e risultano essere maledettamente tutte simili.
Certo sì la fede, certo l’amore ritrovato con il cantante country Blake Shelton, dopo la separazione dei 20 anni con Gavin Rossdale dei Bush.
Però cara Gwen, non si fa così, questo nuovo album non fa altro che ripetere e ripetere lo stesso sound, pop pop e pop, smielato pop, dannatamente smielato e dannatamente ripetitivo. Ci piaceva tanto Gwen quando non era uguale alle altre. Siamo contenti che la sua vita privata si sia risollevata, ma forse era il caso di pensare solo a quella, almeno per il momento.
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