Tutti i «gioielli» di viale Mazzini
Televisione Alla presentazione dei nuovi palinsesti, tiene banco ancora la polemica con il contratto monstre di Fabio Fazio. Tra le novità gli show di Bepe Vio e Fiorella Mannoia e Elio Germano nei panni di Nino Manfredi in una fiction
Televisione Alla presentazione dei nuovi palinsesti, tiene banco ancora la polemica con il contratto monstre di Fabio Fazio. Tra le novità gli show di Bepe Vio e Fiorella Mannoia e Elio Germano nei panni di Nino Manfredi in una fiction
Nessuna grande sorpresa alla presentazione meneghina dei palinsesti Rai per la stagione 2017-2018, ma a tenere banco è stata ovviamente la polemica legata a Fabio Fazio e al contratto monstre – 11 milioni e 200 mila euro – che legherà il presentatore ligure a viale Mazzini ancora per quattro anni, dopo le voci di fughe verso altri lidi (Sky, la 7). Così Mario Orfeo – il direttore generale subentrato un mese fa al «dimissionario» Campo Dall’Orto, mette le mani avanti: «Fazio guadagna su Rai 1 quanto guadagnava l’anno scorso su Rai3 ma facendo più ore di programma. Il contratto è vantaggioso per la Rai, le cifre portano un vantaggio all’azienda in termini di valore economico e qualità del prodotto». Aggiungendo poi: «Che tempo che fa costa 450 mila euro, ovvero il 50% in meno del costo medio di una prima serata Rai. E poi perdere alcuni dei talenti della Rai sarebbe stato realmente un colpo al cuore…».
Di suo Fazio, che trasloca così sulla rete ammiraglia portandosi dietro tutta la combriccola del talk show – che raddoppia, dal 24 settembre domenica in prima serata e lunedì in seconda «con un format innovativo», progettando eventi speciali – si difende dalle accuse: «Io mi sono speso in prima persona per difendere la Rai, magari l’ho fatto con ingenuità. Ho criticato il tetto non per un personale interesse, conosco il valore e la qualità di questa azienda». In trattative per il rinnovo di contratto: «Tutto è in movimento, stiamo discutendo per definire alcune cose», è Alberto Angela che è in onda in queste settimane con Superquark, mentre in autunno ha in fieri nove puntate di Ulisse e il ritorno di Passaggio a nord ovest. La rivoluzione passa invece per Domenica In dove viene «cassata» l’Arena di Giletti (su spinta di Orfeo che non ama l’informazione «spettacolarizzata»), al quale sono state offerte in cambio 12 serate musicali su Rai 1 e alcuni reportage, proposta rimasta al momento senza nessuna risposta da parte del conduttore. Riabilitata Paola Perego dopo il pasticciaccio di Parliamone sabato (ma se ne riparlerà a gennaio), via Baudo dai pomeriggi salottieri di Domenica In dove arriva Cristina Parodi a condurre il quarantennale contenitore in debito di ossigeno, incalzato dalle «domeniche pulp» della D’Urso su Canale 5.
Tante serate evento, un abboccamento con Roberto Benigni, e poi gli appuntamenti di Carlo Conti, due «one woman show» affidati a Fiorella Mannoia, Bocelli e Elton John al Colosseo (15 settembre), di nuovo Roberto Bolle ( 2 dicembre) con ospiti internazionali, mentre debutta Bebe Vio, la campionessa paralimpica con La vita è una figata.
La fiction – vera miniera di ascolti per Rai 1 – annuncia Nino Manfredi Story con Elio Germano nel ruolo dell’attore scomparso, e le nuove stagioni di È arrivata la felicità e I medici. Su Rai2 Luca e Paolo sostituiscono Nicola Salvino a Quelli che il calcio, torneranno Virginia Raffaele e Mika con i rispettivi programmi e da settembre il reality da viaggio Pechino Express.
Più informazione: «Avremo 189 ore in più rispetto all’anno precedente – sottolinea Orfeo – con approfondimenti e tg», mentre per la cronaca Franca Leosini su Rai 3 riporta le sue Storie maledette. Il palinsesto della terza rete prevede anche un programma del giovane cantautore Brunori Sas, conferma le inchieste di Gad Lerner e Massimo Gramellini. Anche Concita De Gregorio della partita con il film documentario Lievito madre, protagoniste donne che hanno fatto la storia italiana.
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