Tutti i candidati in coro: mai più un assessore alla legalità per Roma
Amministrative Roma Il primo confronto fra candidati. Ma fra rifiuti, forfait ed esclusioni, restano solo in tre
Amministrative Roma Il primo confronto fra candidati. Ma fra rifiuti, forfait ed esclusioni, restano solo in tre
Ieri il primo confronto fra i candidati al comune di Roma, anche se fra chi ha rifiutato (Giorgia Meloni), chi ha dato forfait all’ultimo momento (Alfio Marchini) e chi era stato escluso dall’inizio (i candidati considerati minori) alla Città dell’Altra Economia si sono ritrovati solo in tre: Virginia Raggi (M5S), Roberto Giachetti (Pd e altri) e Stefano Fassina (Sinistra per Roma). Confronto light, quello organizzato da un gruppo di blogger, a parte un affondo di Raggi contro Giachetti sull’affitto della sede dem di via dei Giubbonari, morosi da tempo. I tre si sono trovati d’accordo sul fatto che nella prossima giunta non ci sarà un assessore alla legalità, istituito dall’ex sindaco Marino e affidato al sostituto Alfonso Sabella. Giachetti presenterà i nomi della giunta il 21 maggio: «Bisogna rompere con la contrattazione delle correnti dei partiti. La responsabilità di governare è del sindaco e penso che il requisito fondamentale riguarda le competenze e non le aree».
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