Politica

Tutti i candidati in coro: mai più un assessore alla legalità per Roma

Amministrative Roma Il primo confronto fra candidati. Ma fra rifiuti, forfait ed esclusioni, restano solo in tre

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 4 maggio 2016

Ieri il primo confronto fra i candidati al comune di Roma, anche se fra chi ha rifiutato (Giorgia Meloni), chi ha dato forfait all’ultimo momento (Alfio Marchini) e chi era stato escluso dall’inizio (i candidati considerati minori) alla Città dell’Altra Economia si sono ritrovati solo in tre: Virginia Raggi (M5S), Roberto Giachetti (Pd e altri) e Stefano Fassina (Sinistra per Roma). Confronto light, quello organizzato da un gruppo di blogger, a parte un affondo di Raggi contro Giachetti sull’affitto della sede dem di via dei Giubbonari, morosi da tempo. I tre si sono trovati d’accordo sul fatto che nella prossima giunta non ci sarà un assessore alla legalità, istituito dall’ex sindaco Marino e affidato al sostituto Alfonso Sabella. Giachetti presenterà i nomi della giunta il 21 maggio: «Bisogna rompere con la contrattazione delle correnti dei partiti. La responsabilità di governare è del sindaco e penso che il requisito fondamentale riguarda le competenze e non le aree».

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