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Trump a tutto gas serra: meno vincoli sulle emissioni auto

Trump a tutto gas serra: meno vincoli sulle emissioni auto

Stati Uniti La California e altri 18 Stati contrari alla proposta di modifica degli standard di Obama

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 agosto 2018

Riguardo alle leggi sull’ambiente volute da Obama, questa volta il dietrofront di Trump riguarda l’allentamento dei vincoli sulle emissioni delle auto, e in particolare lo stop agli Stati sensibili alle tematiche ambientali (in particolare la California) nel fissare proprie norme in materia di emissioni e veicoli elettrici.

Stando alla proposta presentata dal dipartimento dei Trasporti e dall’agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa), saranno alleggerite le regole riguardanti gli standard di consumo di carburante per auto e autocarri leggeri, che imponevano ai produttori del settore di realizzare, entro il 2026, vetture che viaggiano utilizzando 5,6 litri di carburante per 100 chilometri, mentre ora si punterebbe a raggiungere solo il tetto previsto per il 2020, fissato a 7,6 litri per 100 km. Con questa mossa il numero di vetture elettriche richiesto sarà inferiore a quello previsto stando ai limiti imposti da Obama. E a guadagnarci saranno case automobilistiche il cui risparmio sarà: di oltre 60 miliardi per General Motors, Ford Motor e Fiat-Chrysler Automobiles; di 34 miliardi per Toyota Motor; e di 20 miliardi per Volkswagen.

La proposta dell’amministrazione Trump è stata accolta molto male dalla California, il cui procuratore generale, Xavier Becerra, ha annunciato battaglia legale, in quanto «l’amministrazione Trump ha lanciato un attacco sfrontato ai Clean Car Standards», testo sacro dell’ambientalismo Usa. Xavier ha proseguito promettendo che la California userà ogni mezzo legale per difendere i parametri odierni sostenuti da dati scientifici, secondo i quali un allontanamento dei limiti voluti da Obama provochebbe sia un peggioramento sui cambiamenti climatici sia un rialzo dei prezzi del carburante.

Al momento la California e gli altri 18 Stati che ne condividono le posizioni, continueranno secondo il piano previsto in precedenza. Non è un’alleanza nuova: già all’inizio di maggio la California con Connecticut, Delaware, District of Columbia, Illinois, Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, Minnesota, New Jersey, New York, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, Vermont, Virginia e Washington, avevano espresso la volontà di citare in tribunale il governo federale. Questa cordata di Stati rappresenta un terzo del mercato dell’auto statunitense. Consapevole di ciò il governatore californiano Jerry Brown, aveva rilasciato una dichiarazione dai toni epici: «Combatterò con tutti i mezzi a mia disposizione: c’è di mezzo la salute, la vita e la morte».

Ora Trump vuole togliere le autonomie locali, in quanto con un terzo del mercato Usa che vuole continuare ad attenersi alle disposizioni di Obama, i produttori di auto si ritrovano con due mercati paralleli da soddisfare, situazione molto poco conveniente. L’Epa e il dipartimento dei Trasporti prevedono di prendere una decisione finale durante l’inverno, lasciando aperta la possibilità di selezionare un’altra opzione, incluso aumentare il limite di consumo tra 2021 e 2026.

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