Tridico è ancora un «visitatore abusivo»
Inps Il decreto interministeriale di nomina è bloccato da 10 giorni, ma nel frattempo il sub-commissario Vergaro ha rinunciato per "motivi personali". Torna in auge Mauro Nori
Inps Il decreto interministeriale di nomina è bloccato da 10 giorni, ma nel frattempo il sub-commissario Vergaro ha rinunciato per "motivi personali". Torna in auge Mauro Nori
Non c’è pace per l’Inps. Mentre il decretone con Quota 100 viene approvato dal Senato con pochissime modifiche – e non certo quelle chieste dai sindacati al sottosegretario Durigon su donne e esodati – si scopre che nella sede centrale di via Ciro il Grande all’Eur di Roma si aggira un «visitatore» senza cariche. Nonostante tutti lo considerino «commissario» dell’Inps, Pasquale Tridico infatti non lo è formalmente. Il decreto interministeriale che doveva nominarlo non è ancora stato sottoscritto dal ministro Giovanni Tria e – soprattutto – è saltato totalmente. Il passo indietro per «motivi personali» di Francesco Verbaro, che doveva essere sub-commissario in quota Lega, ha mandato all’aria i piani della maggioranza. Ieri M5s e Lega stavano cercando un sostituto, ma la ricerca non è semplice e tutti gli indizi portano ad un ritorno in auge di Mauro Nori, candidato presidente della Lega, poi superato da Tridico. Resta il fatto che da oltre 10 giorni l’Inps è senza guida e che Tridico si aggira per gli uffici da «abusivo» e senza alcun potere di firma. Rendendo ancora più complicata la gestione di Quota 100.
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