Tre città invase da relatori e da spettatori plaudenti
Festival della filosofia «Lectio magistalis», mostre, letture di classici e sofisticati itinerari gastronomici per una iniziativa giunta alla sua tredicesima edizione. Un format che garantisce il consenso del pubblico.
Festival della filosofia «Lectio magistalis», mostre, letture di classici e sofisticati itinerari gastronomici per una iniziativa giunta alla sua tredicesima edizione. Un format che garantisce il consenso del pubblico.
Prenderà il via oggi, e si protrarrà fino a domenica, la tre giorni del Festival della Filosofia di Modena, Carpi, Sassuolo. Giunto ormai alla tredicesima edizione, il festival rappresenta un appuntamento di grande rilievo per le tre città del distretto culturale dell’Emilia. Anche con la benedizione dell’alto patronato del Presidente della Repubblica. Si ricordi che Walter Veltroni, durante il suo mandato da Sindaco di Roma, aveva provato a imitare il Festival della Filosofia, senza però raggiungere lo stesso successo di pubblico né riuscire a proporre un’offerta competitiva di relatori di prestigio internazionale.
Dopo «Felicità», «Bellezza», «Vita», «Mondo», «Sensi», «Umanità», « Sapere», «Fantasia», «Comunità», «Fortuna», «Natura» e «Cose», tema-cardine dell’edizione 2013 è «Amare».
Non il tema dell’amore quindi – ritenuto «inflazionato» dal patron della kermesse Remo Bodei – ma dell’«amare», come nuovo modo di affrontare le pulsioni o ancora, nella sua versione più pubblica e filantropica, come generosità, volontariato, nuovo aspetto dell’economia sociale. Ma anche come amore religioso, o, ancora, amore della conoscenza e del sapere. Un tema quindi ampio e polisemico, che si presterà alle molteplici interpretazioni che i relatori della kermesse emiliana sapranno assegnargli. L’amore sarà visto anche con gli occhi della musica e della narrazione, delle immagini e di laboratori per bambini a cielo aperto.
Bodei concentrerà il suo intervento sulle «Attrazioni fatali», il giurista Stefano Rodotà sul «Diritto d’Amare», Marc Augè su «La solitudine degli amanti». Non mancherà l’appuntamento l’eterodosso critico d’arte Philippe Daverio, che affronterà la questione sotto il profilo della distinzione «Amor sacro e amor profano», ma neppure il famoso sociologo polacco Zygmut Bauman (il teorico della «modernità liquida»), presenza storica del festival, che si occuperà dei «Legami fragili». La sociologa della famiglia Chiara Saraceno presenterà invece una relazione «Tra norme e pratiche relazionali», mentre la filosofa glamour e neo-deputata Michela Marzano (ha pubblicato da poche settimane «L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore», Utet, saggio che è stato oggetto di accuse di banalità).
Le tre città emiliane saranno animate durante il fine settimana da oltre 200 appuntamenti, che troveranno consacrazione in oltre 40 spazi cittadini, piazze, musei, gallerie d’arte e biblioteche. Attraverso mostre, installazioni e concerti, saranno coinvolti tutti gli istituti di cultura pubblici e privati. Il festival si caratterizza, come sempre, per la gratuità dell’offerta artistico-culturale che, grazie all’indotto turistico che porta sul territorio, viene ampiamente ripagato nei suoi costi.
La kermesse registra un indiscusso consenso di pubblico. Basti pensare alla continua crescita dell’afflusso di visitatori/spettatori, confermata dalla quantità di partecipanti delle ultime due edizioni. Se in occasione del decennale della manifestazione (2010), è stato calcolato un afflusso complessivo di circa 1 milione di presenze nel decennio, il 2011 ha registrato 176mila presenze, cresciute ulteriormente fino a 184mila nel 2012. Al successo crescente del festival ha contribuito una attenzione sempre più amplificata dai media: dal 2012, la Rai, sia a livello televisivo (Rai2, Rai Educational, «Ballarò») sia radiofonico (Radio Rai, in particolare «Fahrenheit»). Si prevede che l’edizione 2013 possa sfiorare le 200mila presenze.
La formula resta la solita, ma del resto, squadra che vince non si cambia: viene mantenuta una predilezione per la formula della lectio magistralis (il programma ne prevede ben 50), ritenuta più adatta ad affrontare tematiche che necessitano di tempo (e calma), abbinata alla lettura di «classici», ovvero di 10 testi ritenuti «fondamentali» per gustare appieno il festival.
La manifestazione, tra i primi festival di approfondimento culturale (circa 30 sul totale complessivo di 1200 festival che si stima vengano organizzati ogni anno in Italia), è progettata e organizzata dal Consorzio FestivalFilosofia, istituito nel 2009. Storica direttrice Michelina Borsari, che guida la manifestazione sin dalla sua nascita, affiancata da un Comitato Scientifico.
L’attesa del Festival è stata turbata a Modena nei giorni scorsi dalla polemica provocata dalla Confcommercio che ha contestato l’apertura di un maxi-cantiere nelle vicinanze delle sedi del Festival, proprio nei giorni subito antecedenti uno dei pochi eventi di rilievo per una città il cui carnet, in termini di offerta turistica, è abbastanza limitato. L’amministrazione comunale ha risposto che l’area cantierata sarà ridotta in modo da consentire un flusso assolutamente regolare dei turisti e dei partecipanti alla kermesse.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento