Tre attacchi del Pkk: 11 soldati e un civile uccisi
Turchia Colpiti un convoglio militare e due stazioni di polizia a sud del paese. Il governo e le opposizioni si compattano e minacciano una dura reazione e un'escalation dell'offensiva anti-kurda
Turchia Colpiti un convoglio militare e due stazioni di polizia a sud del paese. Il governo e le opposizioni si compattano e minacciano una dura reazione e un'escalation dell'offensiva anti-kurda
Tre attacchi in poche ore, tutti attribuiti al Pkk, hanno ucciso ieri nel sud della Turchia 11 persone e ne hanno ferite centinaia.
Il primo ha colpito una stazione di polizia a Elazi, uccidendo tre poliziotti e ferendo 217 persone, di cui 60 civili; il secondo contro un’altra stazione di polizia a Van ha ucciso un poliziotto e due civili, 73 i feriti; il terzo, a Hizan, ha avuto come obiettivo un convoglio militare. Cinque soldati sono morti.
Immediata la reazione del governo: il premier Yildirim ha minacciato una pesante reazione contro il Partito Kurdo dei Lavoratori, contro cui Ankara ha riaperto il conflitto nel luglio 2015. Un conflitto che ha come principale target e vittima la popolazione kurda a sud-est.
Sulla stretta contro il movimento kurdo, le opposizioni vanno a braccetto con il governo: i kemalisti del Chp, prima forza di opposizione in parlamento, si sono detti pronti «a fare tutto quanto l’esecutivo chiederà per porre fine al terrorismo».
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