Cultura

«Trame», il festival dei libri sulle mafie a Lamezia Terme

«Trame», il festival dei libri sulle mafie a Lamezia Terme

L'appuntamento Prende spunto dal celebre saggio di Leonardo Sciascia il festival in programma dal 18 al 23 giugno a Lamezia Terme, che quest’anno fa tredici edizioni. Numerosi gli ospiti attesi, tra gli altri, il fondatore di Libera contro le mafie, Don Luigi Ciotti, il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, lo scrittore Gaetano Savatteri, l’antropologo Vito Teti

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 11 giugno 2024

«A futura memoria», con l’obiettivo di commemorare e tramandare il ricordo di chi ha combattuto la lotta contro le mafie in nome della libertà. Prende spunto dal celebre saggio di Leonardo Sciascia, Trame, il festival dei libri sulle mafie, in programma dal 18 al 23 giugno a Lamezia Terme, che quest’anno fa tredici edizioni. Numerosi gli ospiti attesi, tra gli altri, il fondatore di Libera contro le mafie, Don Luigi Ciotti, il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, lo scrittore Gaetano Savatteri, l’antropologo Vito Teti.
Al centro della manifestazione ci sarà, appunto, la memoria: il ricordo e le battaglie per la libertà allo scopo di stimolare una riflessione e un dialogo per orientarsi nel futuro, con gli strumenti della conoscenza che la storia ci ha lasciato. Perché, come ammoniva Sciascia, «l’intelligenza, unita a una somma di conoscenze è mossa principalmente e insopportabilmente dall’amore per la verità».

IL FESTIVAL, PROMOSSO e organizzato dalla Fondazione Trame e dall’Associazione Antiracket Lamezia Onlus, è stato presentato durante il Salone Internazionale del Libro di Torino. «Quando si parla di mafie, e di lotta alle mafie, non esiste solo un termine repressivo della vicenda, è molto più complesso. Per questo motivo il Festival partirà un giorno prima, proprio per ragionare insieme di aspetti diversi», ha commentato il giornalista Giovanni Tizian, direttore artistico del Festival. «Parleremo del tema dei migranti e della giornata dei rifugiati attraverso un libro bellissimo, Polveriera Tunisia, che racconta il dramma di chi vive in Tunisia, di chi non riesce a uscire dal Paese e di chi, potendolo fare, viene lasciato annegare nel Mediterraneo. Affronteremo poi il tema dei paradisi fiscali, della ridistribuzione dei redditi e quindi della disuguaglianza. Parleremo del decreto Caivano e di come alcune leggi e norme si accaniscano sempre sui più deboli. Tutti argomenti che ruotano intorno alla questione centrale: le mafie».

Ognuna delle sei giornate di dibattito sarà arricchita dalle testimonianze e dai racconti di personalità del mondo istituzionale, culturale, politico e della società civile, nazionali e internazionali. Il presidente di Legambiente Stefano Ciafani anticiperà i dati salienti del rapporto annuale «Ecomafia».

IL FESTIVAL SI UNIRÀ alle iniziative per il centenario del poeta lametino Franco Costabile, un autore rimasto nella storia per le sue denunce sulla Calabria dell’epoca, oggi, purtroppo, ancora attuali.

«Quest’anno facciamo tredici con molte novità – spiega Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame -, per la prima volta il festival uscirà dai suoi luoghi tradizionali e avrà presenze anche in altri siti con installazioni, mostre, reading. Sempre per la prima volta avremo la presenza e la collaborazione della Global Iniziative against Trasnational Organized Crime (Gi-Toc), rete mondiale della società civile con cui avvieremo un percorso comune. E infine due mostre d’eccezione, la prima è uno straordinario reportage fotografico realizzato all’indomani dell’ ultima guerra ad Africo, e la seconda una mostra di opere d’arte confiscate ad esponenti della criminalità organizzata, molte delle quali esposte al pubblico per la prima volta». Il programma completo è disponibile sul sito www.tramefestival.it

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