Teschi, rose senza spine, fontane parlanti, stelle a cinque punte, compassi e svastiche in pietra si trovano incastonati tra palazzi, tombe e strade del piccolo borgo del biellese di Rosazza che, dalla notte di Capodanno, è invece assurto alle cronache nazionali ed internazionali per ben altri motivi. Il borgo fu costruito dal senatore del Regno d’Italia Federico Rosazza, mazziniano e gran maestro venerabile della massoneria biellese, 150 anni fa. Il senatore non poteva immaginare, però, che 25 anni dopo la sua morte un pittore fallito venuto dall’Austria in una birreria di Monaco avrebbe scippato all’occultismo massonico quella svastica, trasformandola in...