Tosca o del cantar leggero
Note sparse Undici pezzi da repertori apparentemente lontani, unificati dalla voce cristallina dell'artista capitolina
Note sparse Undici pezzi da repertori apparentemente lontani, unificati dalla voce cristallina dell'artista capitolina
La fase di interprete tout court le va stretta, Tosca ormai da tempo preferisce definirsi ricercatrice musicale, muovendosi curiosa fra generi e sperimentando strade alternative e talvolta anche perigliose. Sanremo 2020 le ha consentito di riposizionarsi davanti al grande pubblico, senza per questo scendere a compromessi di sorta. Così non sorprende questa sua nuova avventura musicale: un cd – dal titolo D’altro canto – registrato durante i lunghi mesi del lock down dove ha raccolto undici brani scelti da territori quanto mai vasti e lontani fra loro. E li ha riportati in una veste originale, spogliandoli da orpelli e affrontandoli con voce cristallina e grazia assoluta. Pezzi attinti dal suo repertorio o eseguiti in altre lingue, riletti per voce, chitarra (Massimo De Lorenzi) e violoncello (Giovanna Famulari). Ne esce un vero gioiellino, dove schegge di lirica – Vissi d’arte di Puccini – convivono senza apparente forzatura con un romantico up tempo della italo disco anni 80 come I like Chopin di Gazebo e un quasi dimenticato brano sanremese di Laura Luca, Domani domani. E ci sono vere e proprie scoperte, la commovente La mia casa, scritta alla jazzista Francesca Corrias in portoghese e adattata in italiano da Cristina Renzetti. Ma la più spericolata è Canzone delle cose morte di Petrolini che faceva parte dello spettacolo Gastone di Massimo Venturiello, vero tour de force vocale. Trentaquattro minuti di pura delizia, garantito. Acquistabile solo on line: www.tizianatoscadonati.com e in digitale sulle principali piattaforme.
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