Nel 1737, in un ambiente sotterraneo del convento di Sant’Agostino, in una delle vie principali di Catania, viene scoperto un torso di dimensioni monumentali. Non ha la testa né il braccio sinistro, che si può immaginare impegnato in un qualche atto, mentre l’altro braccio evidentemente riposa, anche se gli manca una mano. Il marmo, come da copione, viene trasportato nella Loggia del Senato, appena ricostruito su progetto di un Vaccarini retour de Rome che va ridisegnando l’intera città dopo l’ultima, devastante irruzione delle colate laviche. Ma è una collocazione che dura poco. C’è infatti un giovane principe di Biscari, Ignazio...