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Torna Fauci, Biden firma: fabbriche anti-Covid

Torna Fauci, Biden firma: fabbriche anti-CovidAnthony Fauci ieri alla Casa bianca – Ap

Stati Uniti Nuovo ordine esecutivo per «riconvertire» la produzione in caso di necessità del settore sanitario. Sul tavolo anche il salario minimo a 15 dollari l’ora. Il Gop diviso sull’impeachment: c'è chi vuole votare e togliersi di mezzo Trump e chi gli resta fedele

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 gennaio 2021

Il dottor Anthony Fauci è tornato, dopo mesi, dietro al podio della Casa bianca. È ora il consigliere del presidente Biden per il Covid-19. L’effetto del passaggio di guardia presidenziale si legge nell’espressione sorridente dell’immunologo: «Una delle novità di questa amministrazione è che se non si ha una risposta, non si tira a indovinare. Si dice solo che non si ha una risposta».

Fauci ha definito «liberatorio» poter parlare basandosi sulla scienza, senza la consapevolezza che così facendo si urterà il volere del presidente, e ha fatto il punto sullo stato dell’arte negli Usa in tema di pandemia.

«SE RIUSCIREMO a vaccinare fra il 75% e l’85% delle persone entro l’estate, vedremo i primi segni di normalità questo autunno», ha detto Fauci spiegando che la comparsa di varianti di un virus non è inaspettata e che vi sono molte probabilità che il vaccino funzioni anche su queste. Nel caso peggiore, variare un vaccino di questo tipo non è problematico.

L’aiuto a Fauci arriva direttamente da Biden che ha firmato un ordine esecutivo che incarica le agenzie federali di usare una legge dei tempi della guerra in Corea, il Defense Production Act, per aumentare la fornitura di articoli essenziali come i test per il coronavirus e i dispositivi di protezione individuale.

La misura permette al presidente di condizionare l’industria statunitense al fine di assicurare materie prime e prodotti necessari alla difesa nazionale. Si tratta di rapportarsi al Covid-19 come a una guerra, mossa sempre osteggiata da Trump perché troppo vicina all’idea di riconversione statale delle fabbriche.

Il timore di essere troppo a sinistra, in questo momento storico, non sembra per ora toccare la nuova amministrazione e il presidente è pronto a firmare due nuovi ordini esecutivi, uno incentrato sull’espansione dell’assistenza alimentare e sulla fornitura di assegni di stimolo agli americani a basso reddito, e l’altro sull’aumento del salario minimo a 15 dollari per la forza lavoro federale.

Oltre a ciò, Biden chiederà al dipartimento del lavoro di stabilire regole che chiariscano che i lavoratori hanno il diritto di rifiutarsi di accettare un impiego che mette a rischio la loro salute durante la pandemia, senza per questo perdere l’idoneità ai sussidi di disoccupazione.

Mentre la Casa bianca è impegnata a cancellare il più velocemente possibile i disastri operati dall’amministrazione precedente, il capo della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, ha annunciato che lunedì la speaker democratica della Camera, Nancy Pelosi, presenterà al Senato l’articolo di impeachment.

IL SECONDO PROCESSO a Donald Trump rischia, però, di bloccare la conferma del gabinetto di Biden: la tempistica del processo è racchiusa in negoziati più ampi tra Schumer e il leader della minoranza Mitch McConnell riguardo la gestione del Senato.

McConnell ha proposto di ritardare il processo fino a metà febbraio e i repubblicani hanno affermato di non volersi occupare delle nomine dei candidati di Biden mentre il processo è in corso.

LA CNN HA RESO NOTA una parte di ciò che accade lontano dai riflettori: dozzine di repubblicani, inclusi ex alti funzionari dell’amministrazione Trump, stanno facendo pressione sui membri Gop del Congresso per mettere sotto accusa e condannare il tycoon.

Lo sforzo non è coordinato, ma riflette una battaglia più ampia all’interno del Gop tra chi è fedele a Trump e chi vuole recidere i legami e assicurarsi che non possa più candidarsi a presidente.

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