Nove giorni di programmazione, 93 appuntamenti, 234 musicisti e 62 sedi di eventi sparse nella città. Torino Jazz Festival – all’undicesima edizione – si ripresenta al pubblico con una direzione artistica rinnovata che vede nuovamente al timone Stefano Zenni. Dal 22 al 30 aprile una lunga kermesse che getta uno sguardo sul jazz nazionale e internazionale. «Il Festival – spiega Zenni – è come un giro di danza tra stili e musiche diverse, perché oggi il jazz è questo, un mosaico di culture, stili, suoni, modi di esprimersi che convivono/collidono, si amalgamano o si distribuiscono in mondi sonori globali». Ad aprire l’edizione 2023 sabato 22 alle Ogr, una produzione originale – che caratterizza da sempre il Tjf – di Peppe Servillo &Tjf All Stars «Natura morta con custodia di sax», un viaggio al cuore del jazz ispirato al libro di Geoff Dyer. Sempre alle Ogr, il 23 tocca a Cristina Zavalloni con l’Orchestra del conservatorio di Torino in Potentissima. Signora. Omaggio a Laura Betti, un recital che ripercorre il canzoniere dell’artista, attrice nonché musa e amica di Pasolini.

NEL PROGRAMMA il 24 alle 18 al teatro Vittoria è in programma Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis mentre alle 22, all’Hiroshima una prima mondiale assoluta con l’esibizione di Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake. Ancora Drake, il 24 omaggera Alice Coltrane nel live set Turiya, mentre alle 21 al teatro Alferi sarà la volta di Steve Coleman and Five Elements. Contaminazioni e omaggi; nel trentennale della morte di Frank Zappa, Furio di Castri rileggerà alcuni suoi classici accanto a materiali originali.
Chiusura il 30 – nella giornata internazionale Unesco del Jazz – con Stefano Bollani protagonista all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto di due appuntamenti: alle 17 con il suo Danish Trio e alle 21.30 in una performance per Piano Solo. Info: www.torinojazzfestival.it S.Cr.