Tony Bennett e Lady Gaga, anime crooner senza tempo
Note sparse «Love for sale», il secondo album di duetti della coppia nel segno di Cole Porter
Note sparse «Love for sale», il secondo album di duetti della coppia nel segno di Cole Porter
Per alcuni l’annuncio – sette anni fa- della prima collaborazione fra la più glamour e camp delle popstar e il maestro dello swing, sembrava una boutade malriuscita, salvo ricredersi all’uscita del disco. Cheek to Cheek era la dimostrazione del talento di Lady Gaga a suo agio sia con tormentoni dance, rock ballad e gli standard. Un disco tanto riuscito, un incontro di voci – e di anime visto il successivo tour in coppia che avevo fatto tappa anche a Umbria Jazz, da non poter restare isolato. Ecco allora Love for Sale (Columbia), di fatto l’ultimo lavoro di Bennett che dopo aver rivelato di soffrire di Alzheimer ha chiuso la sua carriera «live» con due date in coppia con lady Germanotta il 3 e 5 settembre al Radio City Music Hall a Ny. Registrato agli Electric Lady Studios nella Grande Mela, l’album mescola brani jazz registrati sia con arrangiamenti orchestrali che con un ensemble jazz. E se nel precedente si viaggiava nel tempo e nel songbook americano più variegato, qui ci si concentra sul repertorio di uno dei sommi maestri del genere: Cole Porter.
L’IDEA è di Bennett: «Tony- scrive Gaga nelle note del disco – mi ha chiamato una volta la settimana per diversi mesi, spiegandomi l’importanza di onorare uno dei geni assoluti della musica». Una scaletta difficile, perché è difficile restringere in dodici pezzi un repertorio sconfinato, così ci si affida al canzoniere assoluto: Let’s Do It, Night and Day, I’ve Got You Under My Skin, Night and Day, la malinconica So in Love affidata al solo Bennett. Arrangiamenti ed esecuzioni classiche come è giusto che sia, e impeccabili performance dove la tecnica di Bennett (timing perfetto) nasconde con perizia l’inevitabile ruggine del tempo (ad agosto ha compiuto 95 anni…).
L’APPROCCIO della star di Chromatica è altrettanto consapevole anche perché rispetto al 2014 non ha più nulla da dimostrare. Per Lady Gaga era l’operazione perfetta per ripartire dopo Artpop, poco compreso dal grande pubblico: dopo arriva l’Halftime show del Super Bowl da star nel 2017 e soprattutto il cinema – A star is born con tanto di Oscar mentre a breve è atteso il film di Ridley Scott dedicato alla saga dei Gucci.
Love for sale – ne esiste anche una versione deluxe con il «live» di un concerto del 2014 della coppia – nella sua iperclassicità suona quindi come una consacrazione, all’arte di Bennett crooner senza tempo e a quella di Lady Gaga non «solo» cantante pop ma interprete di assoluto livello.
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