Benvenuti ad uno spettacolo di magia che sarà unico al mondo e vi lascerà senza occhi e senza mani, e vi farà muovere con il solo utilizzo della vostra fantasia. Arriva nei (pochi) negozi fisici sopravvissuti, nei digital store e in streaming Like it’s 1999, un prezioso live di Tom Waits, l’escapologo della musica per eccellenza. «Se c’è un modo per tornare indietro io lo troverò», parole di Harry Houdini il più grande mago di tutti i tempi, che si liberava dalle gabbie, dalle catene, dalle camicie di forza, dalle celle, scappava e fuggiva ma era tutta un’illusione. Ed è così per Tom Alan Waits, che incatenato al suo pianoforte, alle sue padelle, ai suoi bicchieri e legato ai suoi galli di combattimento vi condurrà in un tempo passato, dove la bellezza spezza catene e la malinconia fa sorgere il sole. Come in Picture in a frame, dove il sole che sorge è blu e colore dell’oro e dove le ruote del tempo scandiscono la fine di un amore. Oh, non dovreste distrarvi proprio ora perché Waits è lì con Get behind the mule e l’assolo di chitarra finale che vi riporterà nella prigione quotidiana di ogni giorno. Che buio in fondo alla prigione! Ma non temete, Waits, che è mago, vi restituirà la luce con Jesus is gonna be here. E poi dal baule estrapola The black rider, Down Down Down, In the Colosseum. Hold on è la metamorfosi houdiana finale: c’è Waits dentro a un sacco, a sua volta chiuso nel baule, fermato da un lucchetto mentre l’amore regna su tutto. Il baule viene ricoperto da un sipario e – sorpresa – ecco Waits seduto su quel baule a proteggere l’amore nascosto.