Il parlamento albanese ha approvato, con i soli voti della maggioranza del premier socialista Edi Rama, la richiesta della Procura volta a ottenere l’autorizzazione all’arresto dell’ex premier di centro destra Sali Berisha (leader del Partito Democratico all’opposizione), sott’inchiesta per presunta corruzione.

I deputati dell’opposizione hanno boicottato il voto e disturbato la sessione rovesciando sedie e accendendo fumogeni.

Berisha è finito nei guai per la privatizzazione di un complesso sportivo a Tirana nel 2009, quando era a capo del governo, un’operazione con la quale avrebbe favorito suo genero, tra i proprietari del terreni su cui si sviluppava il complesso.

Ieri in aula Berisha, rifiutando di rivolgersi all’Assemblea nazionale, ha parlato di «un atto antidemocratico ed in violazione alla costituzione, teso ad annientare l’opposizione».

Fuori dal parlamento, davanti a un centinaio di sostenitori, ha invece fatto appello alla mobilitazione popolare «contro il regime istallato da Rama». Berisha aveva l’obbligo di presentarsi due volte al mese davanti alla polizia giudiziaria (oltre che di non lasciare il Paese), obbligo non rispettato più volte motivo per cui la procura ha chiesto una misura cautelare più dura.