Napoli, 1974: un giovane newyorkese arriva in città e comincia a girare per i quartieri più poveri e malfamati. Conosce poco l’italiano e per nulla il dialetto. Pernotta prima in squallidi albergucci, poi affitta a un prezzo esorbitante alcune stanze in un basso popolare del centro e vi si stabilisce per quasi un anno, nell’incredulità dei residenti. Nel quartiere (la «Fontana del Re») vivono famiglie molto povere, sospese fra disoccupazione, lavori provvisori e marginali, attività illegali e piccola criminalità. La sua casa è costantemente invasa da torme di bambini, e da bande di giovani con i quali cerca di costruire...