Visioni

The Teardropes Explodes nella temperie della new wave

The Teardropes Explodes nella temperie della new waveThe Teardrop Explodes

Note sparse «Culture Bunker 1978-198», i turbamenti del giovane Julian Cope in un progetto antologico composto da 7 vinili o 6 cd

Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 giugno 2023

Emersi dalla scena post-punk di Liverpool, che vira decisamente verso la neopsichedelia, i Teardrop Explodes hanno come personalità di spicco il vulcanico vocalist (nonché bassista) Julian Cope e il comanager, coproduttore e più tardi tastierista David Balfe. Quest’ultimo è anche cofondatore della Zoo Records, la label che pubblica i primi 45 giri del gruppo.

QUELLO dei Teardrop Explodes è un garage rock essenziale alla 13th Floor Elevators, ora irruente, ora quasi robotico nel suo stordente minimalismo dalle tastiere doorsiane. Firmato un contratto con la Mercury, Cope cambia le carte in tavola per il debutto su lp. Per Kilimanjaro (’80) arruola due trombettisti, ispirato dal suono fiatistico vagamente marziale dei Love di Forever Changes e di Scott Walker, di cui è grande ammiratore. L’elemento wave viene accentuato, i synth si aggiungono alle tastiere e l’arrangiamento avventuroso ha dell’incredibile.
Ne risulta un album nervoso ma enfatico, in qualche modo preciso e ridondante allo stesso tempo, ricolmo ed estatico nella sua estrema musicalità. Le canzoni sono come fotogrammi di sogni lisergici e debbono sicuramente qualcosa agli esperimenti con gli acidi all’interno della band.

Quello della band è un garage rock essenziale alla 13th Floor Elevators, ora irruente, ora quasi robotico nel suo stordente minimalismo dalle tastiere doorsiane.

LE FORBITE liriche di Cope sono brevi, scandite, surreali; perfette nel loro cogliere una situazione emotiva e confonderla al tempo stesso. Il disco ha un successo che però non è confermato dal successivo Wilder (’81), più rarefatto, dalla psichedelia più eterea e dalle liriche più visionarie. Un buon lavoro che meritava altra sorte. I lavori per il terzo album sono interrotti da liti interne a quel che resta del gruppo. Ciò che è stato registrato esce interamente solo nel ’90, nel discreto postumo Everybody Wants To Shag…. The Teardrop Explodes.
Uscito per la Universal in 7 vinili o 6 cd, Culture Bunker 1978-1982 è un lussuoso cofanetto che raccoglie singoli, b side, live track, demo e outtake del periodo di vita della band, prevalentemente dalla buona resa sonora. Esso dona una suggestiva panoramica di quante e quali fossero le strade non completamente percorse da questo gruppo dalla fantasia immane. In aggiunta è incluso un libro con un saggio di Mick Houghton.

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