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The Specials, contro le barriere il potere salvifico della musica

The Specials, contro le barriere il potere salvifico della musicaThe Special in uno scatto anni '80

Note sparse Accolta al primo posto delle classifiche del Regno unito, la storica band ska è di nuova in pista

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 20 febbraio 2019

Accolti, con piacevole stupore, al primo posto delle classifiche del Regno unito, i The Specials sono di nuova in pista, senza il leader spirituale Jerry Dammers ma con il gradito ritorno del frontman Terry Hall, con Encore, disco di inediti a oltre vent’anni dall’ultima esperienza in studio. Black Skin Blue Eyed Boys apre le danze e mette subito in chiaro che la band inglese crede ancora nel potere della musica di infrangere le barriere politiche e culturali, sognando un mondo dove la supremazia bianca non esiste più. Le tracce successive, che oscillano tra il funky, il reggae, la disco e l’immancabile ska, caricano ancor di più, se possibile, la rabbia sociale che, fin dagli esordi, è stata motore primo del gruppo: B.L.M. è il racconto dolente del padre immigrato dalla Giamaica del chitarrista Lynval Golding in un’Inghilterra che appende ai muri il cartello «Niente cani, niente irlandesi, niente neri/Benvenuti in Inghilterra» mentre 10 Commandments, duro j’accuse alla società degli uomini vede la partecipazione dell’attivista Saffiyah Khan, famosa per aver indossato proprio un maglia dei The Specials durante le proteste per un raduno neo-nazi a Birmingham.

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