Abbiamo incontrato Galder Gaztelu-Urrutia a Macao, in Cina, lo scorso dicembre. Durante l’intervista sua figlia stava leggendo un libro. A Hong Kong, a un’ora di traghetto da Macao, c’erano manifestazioni popolari che rischiavano di esplodere in violenza. Nel sottofondo, la politica di Trump, i gilet jaune, la Brexit e tutti i soliti, e meno soliti, problemi. Ma c’era già un virus in circolazione, che avrebbe cambiato il nostro mondo in maniera del tutto inaspettata. E noi eravamo lì a parlare del suo primo lungometraggio, The Platform, un film horror, una satira, un esempio di fantascienza, una profezia. Nel film un...