Cultura

The Current, l’arte nell’oceano

Progetti La TBA21 Academy lancia il suo nuovo progetto triennale per una ricerca condivisa sui cambiamenti climatici. Curatori, artisti, biologi, antropologi collaborano nell'esplorazione della natura, a partire da Papua, Nuova Guinea, Fiji

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 10 dicembre 2015

11-Newell-Harry-copyright-Jegan-Vincent-de-Paul-Papua1
Anche l’arte cerca di essere presente nelle politiche per la salvaguardia del pianeta. E invece di starsene chiusa nei musei, ha deciso di entrare nella piazza della «natura». Durante la conferenza Cop21 di Parigi, infatti, la fondazione Thyssen-Bornemisza Art Contemporary ha presentato al Grand Palais il suo progetto per combattere le mutazioni climatiche: TBA21 Academy (www.tba21.org/), fondata da Francesca von Habsburg, ha scelto l’oceano come piattaforma per le sue ricerche (in setembre è stata scoperta da un biologo anche una tartaruga luminescente). Il piano lanciato è triennale e si chiama The Current, a cura di Markus Reymann, viene finanziato da borse di studio e vede la partecipazione di curatori, scienziati, biologi marini, antropologi e altri «attori» culturali. L’obiettivo è la condivisione della conoscenza. La prima fase del progetto è «atterrata» in Papua, Nuova Guinea, Isole Marchesi e Fiji. Alla guida delle spedizioni ci sono Ute Meta Bauer, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea NTU di Singapore; Cesar Garcia, fondatore del The Mistake Room di Los Angeles e il curatore indipendente Damiano Christinger. TBA21 Academy ha già prodotto alcune collaborazioni proficue: quella di Olafur Eliasson per Ice Watch (con il geologo Minik Rosing), e di Ernesto Neto con le comunità indigene della foresta amazzonica.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento