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The Clash, il sottile piacere dell’antimperialismo

The Clash, il sottile piacere dell’antimperialismoThe Clash

Note sparse I 40 anni di «Combat Rock» celebrati in un cofanetto con l'aggiunta di un cd con rarità, remix e inediti

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 27 luglio 2022

Gruppo di punta dell’aristocrazia punk londinese, i Clash sono guidati dal chitarrista Mick Jones, il più lungimirante e attento alle innovazioni, e dal cantante e chitarrista Joe Strummer, più legato alla tradizione del folk di protesta. Quest’ultimo, che scrive la maggior parte delle liriche, ha una vena socialista e antimperialista per cui le sue canzoni appaiono come delle istantanee su un torto, un’ingiustizia, ma soprattutto su uno stato di alienazione sociale e oppressione politica, risolvendosi spesso in una storiella surreale quanto penetrante. Nel ’79  l’ensemble realizza London Calling, che in 2 vinili esplora il rock americano quanto il pop e la musica giamaicana, facendo rinascere in altra forma lo scibile musicale che il punk pareva aver sotterrato. Stimolato dall’hip hop e dalla nuova musica dance neworkese, il triplo Sandinista! vanta brani rap come The Magnificent Seven e Lightning Strikes, e la mutant disco di Ivan Meets G.I. Joe. Le canzoni, perlopiù umili, dimesse e bagnate dal reggae, regalano un caleidoscopio di musica etnica «sfasata» e piacevolmente eccessiva.

ANCHE per rimpolpare le finanze disastrate da doppi e tripli lp venduti al prezzo di uno, i Clash richiamano Bernie Rhodes, il manager che li aveva plasmati. L’album che ne risulta, Combat Rock (’82), è spesso accusato di avere una produzione eccessivamente pulita. In realtà, a parte le hit Rock The Casbah e Should I Stay Or Should I Go e un altro paio di canzoni potenti, il disco, eminentemente ritmico e percussivo, possiede un senso di compiutezza minimale che si può godere soprattutto nei brani più atipici, come la commovente Sean Flynn, dedicata al figlio di Errol Flynn, reporter di guerra morto in Cambogia, e la ballata da piano bar à la Kinks Death Is A Star. In seguito alla cacciata del batterista Topper Headon e quindi di Mick Jones, il gruppo perde la sua visione, con il risultato di dare alle stampe, nell’85, il mediocre Cut The Crap, che, rinnegato da Strummer, chiuderà malamente la storia della band. La 40th Anniversary Edition di Combat Rock, uscita per la Sony raccoglie, in un secondo cd intitolato The People’s Hall, inediti e alternate track del periodo, dall’ottimo livello medio. Le tracce contenute nel disco «extra», appartengono al periodo che va dall’uscita dello stand-alone single, This Is Radio Clash, alla pubblicazione di Combat Rock.

I BRANI CONTENUTI nel disco sono il frutto delle sessioni fatte dai Clash dopo la loro residency di 17 serate al Bond’s Casino di New York nel 1981. La band si rinchiuse a provare al The People’s Hall, lo squat quartier generale della ‘Repubblica Indipendente di Frestonia’ che si trovava a Londra, nei pressi di Freston Road. Tra i pezzi una nuova versione di Know Your Rights, la strumentale inedita He Who Dares Or Is Tired, la b-side di Hitsville U.K. Radio One di Mikey Dread e gli outtakes The Fulham Connection.

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