The Bullet Train, il remake di un film simbolo
Maboroshi Una delle tendenze cinematografiche più vistose durante gli anni settanta, almeno rispetto al cinema dei grandi numeri, è stata quella dei disaster movie.
Maboroshi Una delle tendenze cinematografiche più vistose durante gli anni settanta, almeno rispetto al cinema dei grandi numeri, è stata quella dei disaster movie.
Una delle tendenze cinematografiche più vistose durante gli anni settanta, almeno rispetto al cinema dei grandi numeri, è stata quella dei disaster movie. Lungometraggi che avevano come tema principale un disastro, naturale o più spesso connesso con l’avanzamento del progresso e della tecnologia creata dall’uomo, e un gruppo di volti famosi della settima arte che solitamente riuscivano a sopravvivere alla fine della storia. Airport con Burt Lancaster, Dean Martin e Jean Seberg del 1970 viene spesso considerato una sorta di capostipite del genere, ma tutto il decennio è stato un susseguirsi di film con al centro terremoti o incidenti.
ANCHE l’arcipelago giapponese non ha potuto sottrarsi a questo trend cinematografico. Sia perché la televisione stava rimpiazzando il grande schermo come passatempo preferito e quindi il cinema cercava di rispondere con lungometraggi spettacolari e ricchi di effetti speciali, sia perché i disastri fanno parte, purtroppo, della vita nel Sol Levante. Pianeta Terra: anno zero (Nihon chinbotsu) del 1973, lungometraggio in cui l’arcipelago viene sommerso dalle acque e finisce per scomparire, è ancora oggi uno dei più conosciuti e The Bullet Train (Shinkansen daibakuha) di due anni successivo trasporta l’ansia di distruzione ed il senso di pericolo su un treno ad alta velocità, dove è stata installata una bomba. Il film quindi mescola il disaster movie e il tema del terrorismo, un pericolo fortemente sentito nell’arcipelago durante il decennio dei settanta, quando il fallimento delle rivolte studentesche e contadine diede il largo ad attacchi di violenza terroristica.
La peculiarità della trama di The Bullet Train, film che vanta un cast stellare e mastodontico che comprende Ken Takakura e Sonny Chiba fra gli altri, è quella che la bomba viene attivata solo quando il treno viaggia al di sotto degli ottanta chilometri orari. L’espediente del limite di velocità sotto cui non andare verrà ripresa e traslata su un autobus decenni dopo, nel 1994, dal film americano Speed.
Nella giornata di ieri è stato reso noto che di The Bullet Train verrà realizzato un remake. Dietro alla macchina da presa ci sarà Shinji Higuchi, regista ed esperto di effetti speciali che vanta nel suo curriculum già alcune interessanti rielaborazioni cinematografiche con l’amico e collega Hideaki Anno come Shin Godzilla, Shin Kamen Rider e Shin Ultraman. Higuchi, che ha al suo attivo anche alcune opere non troppo entusiasmanti come i due adattamenti di L’attacco dei giganti, ha già affrontato il disaster movie almeno in altre due occasioni.
NEL 1992 nel suo debutto come regista per un’opera che immagina un terremoto a Tokyo e nel 2006 quando diresse Japan Sinks, un nuovo adattamento del famoso romanzo di fantascienza Nihon chinbotsu di Sakyo Komatsu, da cui era stato tratto il già citato Pianeta Terra: anno zero.
Nella parte del leggendario Ken Takakura, che nel film originale interpreta colui che organizza l’atto terroristico nel treno, ci dovrebbe essere Tsuyoshi Kusanagi, ex cantante degli SMAP, uno dei gruppi giapponesi più popolari degli ultimi tre decenni, ma ora attore a tempo pieno.
Il film si preannuncia interessante anche perché il treno super veloce Shinkansen continua ad essere un simbolo del progresso e della capacità tecnologica giapponese, ma anche delle ombre che questo progresso ha portato, fin dal suo lancio nel 1964. Il nuovo The Bullet Train sarà coprodotto dalla Episcope Production e da Netflix e distribuito, presumibilmente in tutto il mondo, proprio dalla piattaforma americana di streaming.
matteo.boscarol@gmail.com
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