L’immagine del Qoelet, per cui la vanità dell’esistenza e la sua inconsistenza essenziale si esemplificano nell’espressione «inseguire il vento», dunque nel cercare di afferrare ciò che non ha forma e perciò nemmeno senso, viene richiamata da Georges Minois in apertura del suo Storia del mal di vivere Dalla malinconia alla depressione (traduzione di Manuela Carbone, Dedalo, pp. 352, € 30,00) e rende perfettamente l’idea del dramma e del destino della vita umana. Dalle testimonianze più antiche, chiamate in causa dall’autore, e cioè quelle egiziane e persiane, fino a quelle a noi contemporanee, il lettore incontra quel che il titolo promette:...