Terra Madre, giro del mondo in 180 giorni
Il fatto della settimana Sei mesi. Tanto durerà la 13esima edizione del Salone del Gusto che comincia oggi a Torino per dialogare nel mondo di cibo, pianeta e futuro
Il fatto della settimana Sei mesi. Tanto durerà la 13esima edizione del Salone del Gusto che comincia oggi a Torino per dialogare nel mondo di cibo, pianeta e futuro
Sei mesi anziché i classici cinque giorni. È la durata della nuova edizione, la tredicesima, di Terra Madre Salone del Gusto, che prende il via oggi, con un mix di format digitali ed eventi fisici e diffusi a Torino, in Piemonte, e in tutto il mondo.
Si concluderà il prossimo aprile con un congresso internazionale. La pandemia da Coronavirus, d’altronde, ha costretto a immaginare altri modi di relazione, ecco l’esigenza di un programma diverso, meno concentrato, meno grandi eventi. Meglio un palinsesto di migliaia di iniziative organizzate dalla rete Slow Food in 160 Paesi e radunate dalla piattaforma web: www.terramadresalonedelgusto.com.
CIBO, PIANETA, FUTURO SONO LE TRE PAROLE d’ordine dell’edizione. E stanno a indicare le diverse relazioni che, in rapporto alla nostra alimentazione, influiscono sul pianeta Terra. Come produciamo, distribuiamo, scegliamo e consumiamo il cibo. In una visione che «vista l’entità dell’emergenza non solo sanitaria, ma anche ambientale, economica e sociale, deve – secondo Slow Food – rappresentare una straordinaria opportunità di aprire gli occhi e trovare soluzioni: alla crisi climatica e ambientale, alla crisi economica generata da un modello di sviluppo fondato su un’insostenibile crescita infinita che alimenta l’ingiustizia sociale e l’iniqua distribuzione della ricchezza; all’esclusione di ampie fasce delle popolazione dai diritti fondamentali; al dramma dei migranti».
PER DARE L’AVVIO AI SEI MESI di Terra Madre è stato predisposto un fitto calendario dall’8 al 12 ottobre. Inaugura il ciclo di conferenze, l’appuntamento digital di questo pomeriggio (ore 17) su «nuove geografie e possibili futuri», dedicato alla scienza che permette di leggere il mondo con lenti nuove, con la guida di Franco Farinelli, già docente di geografia all’Università di Bologna e alla Sorbona, di Paul Collier, direttore dell’International Growth Centre e di Virginie Raisson, analista in relazioni internazionali. Sarà anticipato da un convegno alle Ogr di Torino, alle 9,30, con le istituzioni locali e il presidente di Slow Food Carlo Petrini, autore di un recente dialogo con Papa Francesco, restituito nel libro Terrafutura, che sarà presentato domani 9 ottobre, sempre alle Ogr, con Marco Revelli.
DOMANI, A RONDINE (AREZZO), CITTADELLA DELLA PACE, la senatrice a vita Liliana Segre parlerà ai giovani per trasmettere l’eredità di un messaggio di pace e di superamento dell’odio. Verranno diffuse le testimonianze raccolte tra i giovani di Slow Food che nel mondo sono impegnati a superare le situazioni di conflitto attraverso la cultura della terra, dell’ambiente, del cibo.
SABATO, 10 OTTOBRE, INVECE, E’ IL GIORNO della staffetta, un viaggio in cinque puntate attraverso i fusi orari e i continenti, visibile sulla piattaforma web. Si comincia alle 5 del mattino, con l’Asia e l’Oceania, si prosegue con l’Africa e il Medio Oriente alle 9,30 e poi, alle 11,30, con l’Europa per capire le politiche messe in campo dal Green Deal e dalla strategia Farm to Fork al fine di contribuire a un sistema alimentare più sano e sostenibile. In conclusione, alle 17, si parlerà del Sud America, con i relativi problemi dell’Amazzonia e della sopravvivenza dei popoli indigeni, e, alle 19, del Nord America con le tematiche dell’equità, inclusione ed educazione sia nella società sia nel sistema alimentare.
DOMENICA, 11 OTTOBRE, ALLA NUVOLA LAVAZZA di Torino, si terrà la conferenza con i rappresentanti istituzionali di Torino, Genova e Milano sui sistemi territoriali per contrastare la povertà alimentare durante l’emergenza Covid-19. Collegandosi al programma Digital della piattaforma è possibile assistere liberamente a conferenze e food talk; anche ai laboratori del Gusto si può partecipare sia in presenza sia a distanza, acquistando il biglietto di ingresso o i kit per la degustazione da casa.
Anche i tradizionali appuntamenti con le scuole si trasferiscono sul digitale. In diretta streaming dall’aula Punt e Mes di Eataly Lingotto, venerdì 9 e lunedì 11 ottobre, ci sarà l’Arca del gusto per difendere e custodire la biodiversità a tavola. È inoltre possibile richiedere il kit multilingue per bambini dai 7 ai 13 anni, con schede didattiche per analizzare i grandi temi di Slow Food.
LA SETTIMANA SUCCESSIVA VERRANNO CELEBRATI i venti anni dei Presidi Slow Food con una conferenza, il 17 ottobre, a Torino e il giorno dopo, domenica, con l’apertura al pubblico delle sedi dei produttori di tutta Italia. Terra Madre, oltre che in Irpinia (Camposele), a ottobre, precisamente il 23 e 24, si sposterà a Bergamo, la città più colpita dalla pandemia, per un incontro tra le città italiane firmatarie del Milan Urban Food Policy Pact, il patto internazionale sottoscritto da 160 città di tutto il mondo che impegna i sindaci a lavorare per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti, preservare la biodiversità, lottare contro lo spreco.
A NOVEMBRE, DAL 13 AL 15, CI SARA’ Terramare Campania, che animerà Napoli con i racconti e prodotti delle comunità resilienti e Terra Madre Taranto, che, dal 27 al 29, raccoglierà le testimonianze di chi sta già lavorando per garantire un futuro alla città, basato su un nuovo paradigma di sviluppo. E, poi, si svolgono tantissimi eventi in giro per il mondo, come Terra Madre Brazil che, dal 17 al 22 novembre, metterà virtualmente in rete agricoltori, pescatori, attivisti, popolazioni indigene cuochi, produttori attorno a tre temi principali: cultura alimentare e biodiversità, educazione al cibo e sicurezza alimentare, in particolare nelle scuole, impatto politico e mobilitazione della società civile. All’insegna della biodiversità agrolimentare si terranno iniziative nei cinque continenti, dall’Azerbaijan all’Uganda.
PER SLOW FOOD L’UNICA STRADA PERCORRIBILE per nutrire il pianeta, garantendo a tutti un cibo buono, pulito e giusto, resta, appunto, la biodiversità in tutte le sue accezioni: dal livello invisibile dei batteri a quello delle specie, dei saperi e delle culture.
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