Teoria e tecnica del collezionista jazz
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Teoria e tecnica del collezionista jazz

Fenomeni/Le regole, i comportamenti e i patrimoni necessari per mettere su una discografia da brivido. Occhio al solito Bou Lo storico volume di un autore francese spiega come e cosa accumulare. Ripensando ai «sei tipi di ascoltatori» tratteggiati da Adorno. Un hobby che diventa professione, passione, mania. Per alcuni 300 vinili sarebbero il numero perfetto per iniziare a esplorare. Forse
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 16 gennaio 2018
Caduto in disgrazia nei primi anni Novanta con l’avvento del cd e di recente «resuscitato» in alternativa alla musica in rete, il disco in vinile sta vivendo una seconda giovinezza, sia pur di nicchia, non solo negli ambiti tradizionalmente diffusi (il rock, il pop e la classica), ma anche nel jazz che tra tutte le sonorità è forse quella che impiega al meglio, per fini artistici, le qualità intrinseche delle comunicazione discografica, quasi ad avvalorare, dopo la radio, il cinema, la tv l’ipotesi dello studioso Marshall McLuhan: «il medium è il messaggio». ISPIRARE, CONTESTARE Tuttavia più che al teorico canadese...
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