Intervistata dalla «Paris Review» nel 1972, Eudora Welty spiegava il suo punto di vista sul racconto, forma che privilegiava rispetto al romanzo, perché – sosteneva – «i racconti sono tutti racchiusi in una singola atmosfera, alla quale tutto, nella storia, deve adeguarsi. Personaggi, scenario, tempo, eventi, sono tutti soggetti a quell’atmosfera. E si possono tentare le cose più effimere, più fugaci, in un racconto… Forse si risolve di meno, ma succede di più». A differenza dell’arte del romanzo, quella del racconto – quand’è al meglio – è sempre puntata su un fuoco intimo, appena sfiorabile, anche dalla penna dell’autore, che...