«Tensostruttura», in 400 nel carcere senz’aria
Immigrati a Porto Empedocle
Italia

«Tensostruttura», in 400 nel carcere senz’aria

Porto Empedocle Tanti migranti in fuga dalla segregazione nel tendone bianco
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 22 ottobre 2013
Giovanna VaccaroPORTO EMPEDOCLE
A rendere visibile la politica di negazione dei diritti e della vita stessa, non sono solo le operazione di scarico delle salme dalla nave militare approdata qui, stamattina. Sulla banchina di Porto Empedocle, c’è un’altra realtà che testimonia la logica delle politiche migratorie italiane ed europee. Si tratta della tensostruttura allestita come centro di accoglienza: altro contenitore di corpi segregati, costretti, controllati, numerati. Da qui, centinaia di profughi che avrebbero diritto alla protezione internazionale, scappano periodicamente in massa, per le condizioni in cui sono costretti a vivere. I politici hanno espresso il massimo cordoglio per le vittime dei due naufragi...
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