Ventotto anni, presenza carismatica sul palco, collaborazioni prestigiose alle spalle (Drake, Beyoncé giusto per citarne un paio…), Tems – vero nome Temilade Openiyi, prima artista nigeriana a conquistare un Grammy nel 2023 per la collaborazione con Future e Drake nel brano Wait for U – arriva alla sua prima prova solista dopo una serie di ep dove ha messo punto uno stile preciso dove l’afro beat non viene snaturato da contaminazioni soul, improvvise esplosioni di ritmo o quiete ballate dove a contrappuntare una voce precisa e tagliente è solo una chitarra acustica. Bellissima, Tems non sempre ha avuto un buon rapporto con il suo corpo come confessa in alcune interviste: «Per quanto possa sembrare folle, non sempre mi piaceva il mio corpo. Semplicemente non ho capito molte cose. Andavo negli studi di registrazione da sola e preferivo camuffarmi con abiti larghi. Il mio intento è sempre stato quello di imparare, apprendere cose quindi non voglio che nessuno sia sedotto da me». Born in the Wild – il disco di debutto – è un viaggio fluido attraverso canzoni nebulose e meditabonde che arrivano quattro anni dopo Try Me che raccontava di un amore tossico, violento che lei stessa aveva autoprodotto mentre studiava economia in Sud Africa.

ALBUM COMPLESSO dai pochi compromessi musicali eppure estremamente radiofonico. E con testi intelligenti in cui ripensa a se stessa, alle sue esperienze che suonano in qualche occasioni come ammonimenti e a non lasciarsi coinvolgere da determinate situazioni e da improvvisi cedimenti. Wickedest – la quarta traccia in scaletta – dà un po’ il senso del progetto, un pezzo dove riflette sui rischi del successo: «Sì, sono stata io a far esplodere la scena – canta – e ci vado forte, ecco perché continuano a parlare/ Tre anni e io ho appena iniziato». In T-Unit – l’ultimo singolo rilasciato sulle piattaforme – si diverte a citare Candy Shop di 50 Cent in un piacevole escursus per rime rap. Born in the Wild si muove su coordinate musicali diverse e talvolta sorprendenti, come in Free Fall, frutto della collaborazione con J Cole dove interpolazioni latin si innestano in un pezzo dalla chiara derivazione R&B. Ma la personalità musicale di Tems si esprime anche in ballate decisamente più languide e dai toni onirici, come in Read dove percussioni e basso contrappuntano la voce di un personaggio che ha tutte le carte in regola per far parlare di sè. E per molto tempo.