Nel quadro della poesia novecentesca conviene spesso cercare il punto di fuga in cui le linee parallele del verso e della prosa tendono a incontrarsi all’infinito, senza mai toccarsi davvero. Per Montale era appunto nella prosa il «grande semenzaio» della poesia; ma anche prima e dopo di lui, le tensioni prosastiche sono state oggetto di pratica sperimentale, analisi teorica, riflessione storica da parte di poeti e critici. La questione è nota, non per questo risolta. Ogni tentativo di misurazione o anche solo di definizione di un ipotetico ‘tasso di prosaicità’ verrebbe frustrato da variabili soggettive (come la coscienza e l’atteggiamento...