Sono rientrati nel Teatro Valle due anni dopo il forzato sgombero con le luci spente. Nella sala più antica di Roma due casse diffondevano un suono cupo e ritmato: il battito cardiaco di un teatro che è tornato a respirare per tre ore dopo 669 giorni e 22 mesi di abbandono. E di vendetta politica: tre anni di occupazione dovevano essere rimossi. Partecipazione e autogoverno della cittadinanza, anche. Ci sono riusciti, nella città del disastro Marino e del triplo commissariamento: Tronca in Campidoglio, poi il Giubileo, infine il debito. In morte apparente fino a ieri, quando gli attivisti lo hanno...