Pubblicato 8 anni faEdizione del 12 giugno 2016
Roberto Ciccarelli, ROMA
Sono rientrati nel Teatro Valle due anni dopo il forzato sgombero con le luci spente. Nella sala più antica di Roma due casse diffondevano un suono cupo e ritmato: il battito cardiaco di un teatro che è tornato a respirare per tre ore dopo 669 giorni e 22 mesi di abbandono. E di vendetta politica: tre anni di occupazione dovevano essere rimossi. Partecipazione e autogoverno della cittadinanza, anche. Ci sono riusciti, nella città del disastro Marino e del triplo commissariamento: Tronca in Campidoglio, poi il Giubileo, infine il debito. In morte apparente fino a ieri, quando gli attivisti lo hanno...