Resta esplosiva la situazione in Libano dove si allargano e diventano più violente le manifestazioni di protesta cominciate due giorni fa in seguito alla approvazione di tasse sull’uso delle applicazioni di messaggistica, come Whatsapp, e di un’imposta sulle sigarette. Il governo ha previsto inoltre un aumento dell’Iva al 15% entro il 2022. Migliaia di persone hanno inondato anche ieri le strade del centro di Beirut e di altre città tra cui Tripoli, Tiro e Baalbek al grido di «Ladri, ladri». Manifestazioni così ampie non si registravano dal 2015, durante quella che divenne nota come la crisi dei rifiuti. Ieri sera...