Dal tetto di 5mila euro lordi per gli stipendi dei deputati, alla riduzione del 20% del contributo ai gruppi: sono alcuni punti delle proposte presentate dal M5S in vista dell’approvazione oggi del bilancio della Camera, per tagliare i costi di Montecitorio. «Con i nostri odg si avranno risparmi pari quasi al doppio di quelli delle riforme e senza i macchinosi artifizi» messi in campo al Senato, ha spiegato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, stimando un risparmio di oltre 167 milioni di euro. Diversi i punti inseriti dal Movimento tra gli odg che verranno presentati oggi, in occasione dell’approvazione del conto consuntivo 2013 della Camera. Si va dal tetto agli stipendi dei parlamentari all’eliminazione dei contributi a Isle, Circolo Montecitorio, Patriarcato di Antiochia e associazione ex parlamentari. Le proposte, quindi, prevedono lo stop ai «rimborsi selvaggi per le spese di rappresentanza, la riorganizzazione dei sevizi sanitari, ma anche una convenzione tra l’agenzia di viaggio della Camera e i vettori low cost, l’eliminazione del plafond per le spese telefoniche; l’eliminazione delle indennità di carica per presidente, vice, questori, segretari, presidenti di Commissioni o Giunte. E tra le proposte spiccano anche quelle relative all’eco-sostenibilità con, ad esempio, misure per la razionalizzazione dei consumi energetici, il più ampio uso della carta riciclata.