Visioni

Swing, lustrini, parrucche e armonizzazioni

foto Tony Bennett e Amy WinehouseTony Bennett e Amy Winehouse

Icone La morte a 96 anni di Tony Bennett, tra i tanti duetti incisi due memorabili collaborazioni con Amy Winehouse e Lady Gaga

Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 luglio 2023

Swing, lustrini, entrate ed uscite ad effetto hanno fatto parte del repertorio di Tony Bennett e in questo suo alternare – in una discografia sterminata composta da oltre 100 album e decine di antologie più o meno autorizzate – pop e standard jazz sta il segreto di un successo che lo ha accompagnato praticamente per tutta la vita. Nell’ultima parte della carriera – quella per intenderci che va dai sessanta in poi – ha lavorato sulle collaborazioni e gli album di duetti. Tanti, forse troppi ed alcuni francamente improbabili, ma almeno in due occasioni l’alchimia e la fusione tra voci e approcci e la scelta di repertorio ad hoc è risultata vincente.

PER AVERE Amy Winehouse – un incontro che si limita a una sola e commovente sessione di registrazione in una toccante versione di Body and Soul – pur conoscendo i suoi travagli interiori e le ripetute cadute nell’alcol e la depressione, Bennett fa carte false: «Era l’unica che cantava davvero in quello che io chiamo il modo giusto. Amy aveva una delle più belle voci jazz che abbia mai sentito, al livello di Ella Fitzgerald e Billie Holiday», racconta nel documentario Amy, pellicola formata da una preziosa collezione di materiale d’archivio e alle testimonianze di persone vicine ad Amy Winehouse. Se si osserva il video della performance, non si può non notare quanto le due voci siamo congeniali l’una con l’altra e avrebbero meritato un progetto di più ampia portata, se la cantante non fosse morta due mesi dopo l’incisione.

«Era l’unica che cantava davvero in quello che io chiamo il modo giusto. Amy aveva una delle più belle voci jazz che abbia mai sentito, al livello di Ella Fitzgerald e Billie Holiday» (Tony Bennett)

LUNGO e duraturo – addirittura due album, l’ultimo Love for sale uscito proprio due anni fa con Bennett che porta caparbiamente al termine il lavoro nonostante l’Alzheimer fosse già conclamato – il sodalizio con Lady Gaga. Incontro improbabile per molti – la popstar e il crooner per eccellenza – ma invece incredibilmente riuscito. Otto anni orsono – Bennett viaggiava già per gli 88 – il loro tour mondiale fece tappa in una caldissima serata a Umbria Jazz. Lui dritto come un fuso nel suo immancabile completo color panna e cravatta regimental, lei regina del trucco e parrucco: maquillage colorati, capi esclusivi, nude look. Eppure, quello che solo in apparenza sembra un incontro al limite del kitsch si rivela sofisticato e coinvolgente. E tocca la perfezione dopo aver azzardato due giri di valzer, sulle note di Nature boy dove il canto fragile del crooner si fonde alla perfezione con l’armonizzazione arabescata di Gaga. Momenti di irripetibile e pura emozione.

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