Alias Domenica

Svagatezze condite di una ironia ferita

Narratori italiani Indifferenza alle intenzioni dichiarate e sottile profumo di canzonatura, in una continuazione ideale della trilogia intitolata ai «Costumi degli italiani»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 19 gennaio 2014
In ogni minima attestazione di presenza Gianni Celati non fa che insistere sul suo scarto assoluto da una sensazionalità falsa e strillata: «l’unico lavoro che si può fare, in ciò che si scrive, è togliere di mezzo quell’a-priori pubblicitario, decondizionando chi legge, anche a costo di renderlo perplesso. Questo è un modo per cavarsi fuori dalle furberie dei libri di successo, che giocano sempre sugli a-priori pubblicitari». Nei racconti così come negli scritti di viaggio (quei taccuini nati dalla disponibilità di uno sguardo felicemente rasoterra, tra cui spicca un’esperienza memorabile come Verso la foce), nei documentari italiani e africani, anche...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi