Sussurri e grida per i Fbyc
Note sparse Si intitola «Il numero sette» l'album - in free download - della band milanese, attiva dal 1999 sempre con la stessa formazione
Note sparse Si intitola «Il numero sette» l'album - in free download - della band milanese, attiva dal 1999 sempre con la stessa formazione
Una delle migliori live band italiane, che torna all’album a sorpresa, senza annunci, con pochissima promozione. E mettendo subito il disco in free download, come ormai abitudine per la band milanese, attiva dal 1999 sempre con la stessa formazione. I Fbyc hanno sempre rappresentato un ponte tra le varie anime di punk e hardcore della Penisola, dai Negazione ai Concrete, dai With Love all’emo recente. E almeno dall’album Sfortuna in poi sono diventati uno dei punti di riferimento dell’hardcore melodico cantato in italiano, assieme a Gazebo Penguins, La Quiete, Raein. Scena di culto, con un pubblico affezionatissimo. Dopo un tour e un album in acustico, i Fbyc mostrano il lato più riflessivo: meno furia e meno urla, ma pezzi ancora più intensi ed evocativi. La voce di Jacopo Lietti che diventa scurissima e ricorda Federico Fiumani dei Diaframma, con testi malinconici e disillusi. Un sound maturo e curatissimo, con qualche apprezzabile divagazione strumentale, merito anche della produzione di Matt Bordin (ex Mojomatics, Squadra Omega).
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