Sembrano ispirati alle pubblicità delle mitiche «action figure» Baravelli, i crossover DC Comics/Sergio Bonelli Editore che la media company di via Buonarroti sta lanciando tra edicole e librerie. Se lì le improbabili liaisons coinvolgevano eroi Marvel, DC e Bonelli più il carneade Action Jackson, qui onori e oneri spettano ai pezzi da 90 degli universi di Superman e Tex. All’annuncio dei team-up, nell’ottobre del 2019, si era alzato più d’un sopracciglio: a tanti, quello tra i semidei yankee e i divi nostrani sembrava un rapporto contro natura. Non così agli sceneggiatori Mauro Uzzeo e Giovanni Masi, autori del recente Flash/Zagor– La scure e il fulmine insieme con l’artista Davide Gianfelice. Che vedono una sostanziale identità tra super-eroi e character Bonelli. «Negli Stati uniti, la figura superomistica è stata investita di numerose rivoluzioni», sottolinea Uzzeo in una pausa dell’ultimo ARF! Festival. «Gli eroi Bonelli, invece, continuano a incarnare archetipi narrativi precisi: Tex è l’icona di una giustizia che va oltre quella degli uomini. Zagor, al contrario, rappresenta la valenza del dubbio, Dylan Dog la paura di una società di mostri, e così via… per citare Propp, ogni eroe Bonelli raffigura una caratteristica umana. Il fatto che ognuno sia associato a un diverso genere narrativo prova però il genio di Sergio Bonelli e dei tanti autori che hanno costruito questo immaginario».

Una tavola di «Flash/Zagor – La scure e il fulmine»

ACCOPPIATA perfetta, quindi, per dirla con Masi «Decisa ai piani alti per una sorta di «affinità elettive» tra le varie redazioni e le persone che le compongono». E a quanto pare, senza le difficoltà produttive tipiche di queste iniziative. Sorride Uzzeo: «Al momento di affidarci soggetto e sceneggiatura del team-up tra Flash e Zagor, siamo stati liberi di proporre quello che volevamo. È nostra la scelta di sincronizzare la storia con le storie di Flash e Zagor ogni mese in edicola. Ci siamo studiati tutti gli albi usciti dall’86 a oggi. Il nostro primo soggetto conteneva già una “summa” di entrambi i mondi. E proprio per questo, contro ogni nostra aspettativa, è stato approvato da entrambe le Case Editrici sin dalla sua prima stesura». Un piccolo record, conoscendo la differenza tra gli scarni script del metodo Usa – che affidano la regia visiva al disegnatore – e i dettagliatissimi copioni «Made in Italy». «Anche scrivendo sceneggiature complete, sproniamo sempre i disegnatori a sentirsi liberi di ampliare le nostre indicazioni con idee di layout», sottolinea ancora Uzzeo. «Davide Gianfelice ha svolto due funzioni: in primis, avendo già disegnato il Velocista scarlatto, rassicurando la DC che Flash sarebbe stato trattato bene. A parte questo, nel momento in cui io e Giovanni abbiamo visto Flash e Zagor vicini nei disegni di Davide, abbiamo avuto la certezza che il volume avrebbe funzionato!».

IL VOLUME, appunto: un bel cartonato di 160 pagine per 24 euro, colorato da Adele Matera e Luca Saporiti, che sembra consapevolmente dedicato ai lettori più giovani. «Mentre realizzavamo il volume, c’è stata la volontà di recuperare il divertimento che provavamo da ragazzini di fronte a team-up storici come Superman contro l’Uomo Ragno, Superman contro Muhammad Ali e così via. Per cui, pur omaggiando la storia di entrambi i personaggi, quindi i lettori storici, se sfogliando il volume anche un solo ragazzino pensasse che Flash e Zagor sono personaggi fantastici, noi sapremmo di aver fatto bene il nostro lavoro, perché quello era il nostro obiettivo». Prossime tappe dell’avventura, i volumi dedicati da altri team creativi ad altre «strane coppie»: Nathan Never/Justice League e soprattutto l’attesissimo Batman/Dylan Dog, primo negli annunci ma ancora in lavorazione. Conclude Masi: «Oltre a produzioni già in corso, come i serial Il Confine e Dragonero, sono in dirittura anche il primo lungometraggio dedicato al personaggio di “Dampyr” che abbiamo co-sceneggiato, e altre iniziative, come la serie di Dylan Dog».