Il rinvio del patto di stabilità e gli investimenti green sono il terreno sul quale misurare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle nel governo Draghi. Ne parliamo con Giovanni Currò, vicepresidente della commissione finanze della camera. «La nostra proposta prevede una revisione profonda del Patto di stabilità – esordisce Currò – anche se alcuni lo vorrebbero di nuovo in vigore già dal 2023. Qualora rientri dobbiamo escludere le spese green, abbiamo obiettivi importanti: garantire entro il 2050 emissioni zero e concentrare gli investimenti pubblici in questo settore». È un modo per dare corpo alla transizione ecologica? Se raggiungiamo questo...