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Illustrazione – Costanza Fraia
Rubriche

Sulla vita degli uomini primitivi

I bambini ci parlano La rubrica settimanale che dà voce ai piccoli, a cura di Giuseppe Caliceti
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 3 febbraio 2022

Come vivevano gli uomini primitivi?
«Loro volevano insieme». «Erano delle famiglie che vivevano insieme». «Oppure si dice clan». «Loro stavano insieme perché così si viveva meglio». «Si potevano aiutare a fare le cose, che poi era soprattutto cacciare gli animali da mangiare». «Gli uomini andavano a caccia, invece le donne erano quelle che raccoglievano i mirtilli o gli altri frutti del bosco». «Poi le donne allattavano e insegnavano ai piccoli, come ora». «C’erano pochi uomini, tanti milioni di anni fa. Però quelli che c’erano erano molto basso. Erano alti circa come una bambina di terza». «Loro vivevano in tribù. Vivevano nelle grotte, nelle caverne, oppure in capanne fatte con le ossa degli animali ma anche le pelli di animali, perché non esistevano le tende da campeggio». «Erano come le tende degli indiani», «In tutte le tribù c’era un capo e lui era il più forte, il più alto, il più bravo nella caccia». «Le donne si occupavano anche di pulire le pelli degli animali con una cosa che si chiama raschiatoio, una specie di spazzola dura, per me». «Poi le pelli degli animali erano come la stoffa di un vestito».

«Gli uomini praticavano la caccia di gruppo prima con le pietre, poi con le lance e poi, alla fine, finalmente, anche con l’arco, ma questo solo quando sono diventati un po’ più furbi». «Perché loro erano come bambini piccoli, hanno imparato le cose un po’ alla volta, mica tutto in una volta sola».«Le donne raccoglievano anche la frutta degli alberi da frutta e si facevano aiutare dai bambini». «Invece i più vecchi, gli uomini o le donne, insegnavano a cacciare e a lavorare i materiali». «Loro si nutrivano anche di semi, di radici». «Si dice onnivori, vuol dire che gli uomini erano sia carnivori sia erbivori». «Le donne dovevano anche tenere acceso sempre il fuoco perché non era così facile accendere il fuoco…. Subito loro si erano accorti delle scintille che si sfuocavano se prendevi due pietre e le sbattevi tra loro, poi hanno imparato anche a sfregare tra loro dei legnetti. Però non esistevano fiammiferi o cose del genere». «Ognuno aveva il suo compito. E il capo aveva il compito di comandare tutto». «Ma tutti erano importanti. Anche i bambini».

Ma gli uomini primitivi sapevano parlare?
«Be’, no. Non riuscivano». «Non come noi». «Però parlavano». «Come animali. Facevano dei versi». «Dopo, però, sono…. Insomma, c’erano le mascelle diverse e dentro alla mascella, cioè alla bocca, si sono formate delle corde, come le corde di una chitarra, forse, non so, non so bene, e loro hanno imparato a fare dei versi diversi, delle cose come le parole». «Per me erano come i bambini che i bambini piccoli piangono e ridono e loro erano così». «All’inizio loro facevano una cosa semplice: segnavano con le dita, le mani. Oppure con le lacrime. Se piangeva, voleva dire no. Se non piangeva, voleva dire sì». «Ma questi erano i bambini piccoli, non gli uomini primitivi». «Per me parlavano ma senza parole, ma come delle scimmie. Facevano dei gesti e poi ridevano, piangevano e facevano dei versi diversi. Per esempio, se ti fai male, è certo che fai un verso diverso se invece non ti fai male». «Ma non erano molto capaci di parlare».

«Però loro sapevano parlare anche in un altro modo: facendo dei disegni nelle caverne». «N allora tu parli già dei Sapiens e dei sapiens Sapiens». «Certo. Nelle caverne. sulle pareti più lisce delle caverne». «i primi disegni erano con il sangue». «Anche con le pietre». «Io so che i chopper erano dei coltellini con il manico per tenerli con le mani. Invece le amigdale avevano due lame, per fare lance». «Si raccontavano i bisonti che avevano ucciso, cioè i mammuth». «Poi hanno iniziato a seppellire i morti, con bicchieri e coltelli insieme, perché iniziano a pensare che forse c’è una vita dopo la morte». «Che poi nascono gli stregoni». «Loro pensavano che se tu disegnavi un animale come un cerbiatto e dopo andavi a caccia, dopo prendevi un capriolo o una gazzella o insomma, qualche animale lo cacciavi e lo uccidevi e lo mangiavi».

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