Rubriche

Sulla storia e i gusti che cambiano

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I bambini ci parlano La rubrica settimanale a cura di Giuseppe Caliceti

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 aprile 2022

Mi raccontate con parole vostre quello che abbiamo fatto in Stria?

«E’ stato bello. A me è piaciuto molto. Abbiamo studiato il politico e il paleolitico». «No, il paleolitico e il neolitico». «Sì, comunque due periodi della storia». «Prima l’uomo era nomade, cioè si spostava da un posto all’altro in cerca di cibo da mangiare o animali da mangiare. Cioè era nomade. Come gli zingari oggi, che non stanno su una sola cosa ma hanno i caperà e le roulotte». «Anche grandissime, le roulotte. Sono come dei vagoni di un treno. Grandissime. Io ne ho vista una». «Dopo invece hanno iniziato a imparare che si poteva alleva un animale». «Il primo animale che hanno addomesticato è stato il cane, che li aiutava a tenere a bada alle pecore e anche a caccia a fiutare le prede». «Infatti anche adesso si dice che il cane è il migliore amico dell’uomo». Ma dopo hanno capito che potevano allevare anche altri animali come le galline che facevano le uova, per esempio. O le capre e le pecore. Così ci facevano il latte, la ricotta, i formaggi. E la pecora aveva anche la lana per i vestiti più pesanti, per la pelliccia quando faceva freddo». «Anche i cavalli, c’erano». Poi abbiamo visto i disegni rupestri. Abbiamo parlato della musica e dell’arte primitiva: la musica erano poi i suoni della natura, cioè il vento tra le foglie di un albero, il tuono, eccetera. Ma poi hanno inventato anche degli strumenti musicali». «Primitivi». «Sì, il tamburo, per me, perché se battevano su qualcosa faceva rumore. Poi anche altri». «Sì, hanno scoperto che c’erano dei buchi… Cioè, se facevano dei buchi in una canna e poi chiudevano alcuni buchi sì e alcuni buchi no, saltavano fuori dei suoni diversi e avevano inventato il flauto». «Poi anche i sonagli con le coglie appese ai fili che si potevano scuotere e facevano un bel rumore». «Con una conchiglia bucata hanno inventato anche il fischietto».

Bravissimi. E a proposito di arte….. Cosa abbiamo visto?

«A loro piaceva tanto disegnare, soprattutto animali. Disegnavano nelle pareti delle grotte dove abitavano». «Anche nelle rocce. Infatti la loro arte si chiama rupestre, cioè sulle rocce». «Loro facevano dei disegni con degli scalpelli». «Facevano molti disegni belli. Io ho visto un bisonte tutto colorato di marrone e di rosso». « Per me erano bravissimi. Io non riuscirei a fare come loro». «Dopo noi abbiamo visto i disegni dei Camuni. Un popolo che è vissuto 50.000 anni prima di Cristo. Perché Gesù è proprio stato fortunato, è nato proprio nell’anno zero». «I bambini primitivi per me disegnavano anche loro con le mani». «Il verde lo facevano col verde delle foglie». «Facevano anche le sculture. Noi abbiamo visto la Venere di Chiozza, un paese vicino a Milano». «No, a Scandiano». «No, a Boretto». «Perché i gusti sono cambiati. Allora le donne più ricche, belle, importanti erano grasse. Invece adesso è cambiato tutto, è a rovescio. adesso dicono che più una donna è magra, più una ragazza è magra e più è bella, come una fotomodella». «Ma è perché quando cambia il tempo, quando passa, i gusti cambiano, cambia anche la bellezza». «Si, cambiano i gusti della bellezza». «Mia mamma mi ha detto che ci sono delle ragazze che per essere magre non mangiano e diventano anoressiche, che è una malattia che possono anche morire». «Secondo me è normale che cambiano i gusti della bellezza, altrimenti sarebbe una noia». «Anche mia mamma non è tutta magra, ma per me è bellissima». «Io sono felice che sono nata adesso e non prima, non quando c’erano gli uomini e le donne primitive. Perché io sono un po’ magra». «Poi la Venere di Chioggia si chiama Venere perché per loro era bella come una dea. Credevano alla Dea Madre, credevano alla Madre Natura. Anche se a me non piace molto». «Chi aveva il seno più grande, per loro era una cosa di fortuna, che avevano più latte e portavano più fortuna, più abbondanza». «A me non piace molto la Venere di Chioggia. Ma forse, io penso, se io ero una bambina primitiva, forse volevo diventare più grassa anche io. Invece adesso che sono nata adesso mi sta bene così che sono magra». «Per me quella statuetta era troppo grassa. A me non piace». «A me piacciono i disegni rupestri. Mia mamma una volta c’è andata».

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