Un definanziamento che ha tagliato alla sanità pubblica 28 miliardi di euro dal 2010 al 2019, cure essenziali non garantite, progressivi segnali di privatizzazione, sprechi e un documento di economia e finanza (Def) che ha ridotto dal 6,6% al 6,4% il rapporto tra la spesa sanitaria e il Pil nei prossimi tre anni. E poi una nuova possibile sforbiciata al Fondo Sanitario di 3,5 miliardi tra il 2020 e il 2021 prevista da una clausola di invariabilità finanziaria contenuta nel «Patto per la Salute». Un taglio imposto dalla legge di stabilità approvata dal governo Lega-Cinque Stelle subordinato alle «ardite speranze»...