Sulla matematica
I bambini ci parlano La rubrica settimanale di Giuseppe Caliceti
I bambini ci parlano La rubrica settimanale di Giuseppe Caliceti
Cosa è la matematica?
«Sono i numeri». «Sono le operazioni. La più. La meno. La per. La diviso». «Sono i problemi che devi risolvere e scrivere la risposta giusta. Però per risolvere devi fare delle operazioni con i numeri». «La matematica vuol dire che devi contare». «per fare matematica devi avere il quaderno con i quadretti, invece per fare italiano devi avere il quaderno con le righe». «La matematica è una materia di scuola, cioè una cosa di scuola che devi studiarla per imparare e prendere dei voti bellissimi, se non fai errori». «Per fare matematica bisogna fare delle misure».
A cosa serve la matematica?
«Serve per contare quanti pastelli hai o quante figurine». «Oppure i soldi. Perché se non sai i numeri, dopo non sai neppure i soldi e ti possono ingannare, se vai a fare la spesa». «per giocare a nascondino c’è un bambino che deve contare da uno a quaranta. Se non sa contare, non può giocare a nascondino». «La matematica serve per imparare i numeri». «I numeri sono come le lettere, solo che… Solo che invece di leggere le lettere e le parole, quando devi leggere, tu devi leggere che numero è». «La matematica serve se fai la cassiera della Coop». «Per me bisogna misurare tutte le cose con la matematica. Poi se non sai contare non sai come va il mondo».
Mi spiegate a parole vostre cosa sono i numeri?
«Sono delle lettere che però hanno la forma non di lettere ma di numeri». «Sono dei segnetti che li scrivi sul quaderno». «Sono come delle cose, i numeri. Delle pere, per esempio. Se tu scrivi 2, hai due pere. Se invece scrivi 5, hai cinque pere. Se invece ne mangi 3, non hai più cinque pere ma solo due come avevi prima. Ma possono anche non essere delle pere ma delle mele o degli altri frutti». «Oppure anche delle automobili». «O dei palloni da calsio». «Quando tu hai tante cose e non una sola, saltano fuori dei numeri sempre più grandi». «Ci sono dei nomeri con solo un numero e ci sono dei numeri che invece hanno anche due o tre o quattro numeri scritti vicino tutti insieme». «I numeri sono come le dita. Tu hai cinque dita: 1, 2, 3, 4, 5. Se invece ne avevi 6, arrivavi a contare fino a 6.
Come si fa a contare?
«Si può contare con le dita o con la mente». «O anche con i pastelli. O i sassi. Basta che ci sia qualcosa. Però non troppo grande perché dopo è più difficile da contare, da spostare». «Per contare si usano i numeri, per quelli li hanno inventati». «Si conta sempre partendo dal numero più piccolo fino ad arrivare al numero più grande. Poi se uno vuole, però, può anche tornare indietro a contare e arrivare di nuovo al numero più piccolo». «»Comtare è come far finta di salire su una scala sempre più alta e poi sempre più bassa»- «Mia mamma mi ha detto che quando non riesco a dormire posso contare le pecore perché mentre conti, mentre stai contando, i numeri sono come una ninna nanna e dopo piano piano ti addormenti».
Qualcuno di voi, prima, mi ha detto che i numeri servono anche per misurare. Mi spiegate come si fa, se lo sapete?
«Per misurare un banco, per esempio, si misura quanti numeri ci stanno dentro il banco. Se ci stanno 6 numeri, vuol dire che quello….». «Io non lo so». «Per misurare bisogna stare fermi». «A me sembra che per misurare ci vuole il righello, infatti sopra al righello ci sono anche i numeri».
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