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Sul ritornello «considero valore»

I bambini ci parlano Mi spiegate con parole vostre le caratteristiche di questa poesia che abbiamo letto? “Non ha le rime baciate, neanche quelle alternate, neanche…. Neanche le altre. Sì, insomma, non ha le […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 marzo 2019

Mi spiegate con parole vostre le caratteristiche di questa poesia che abbiamo letto?
“Non ha le rime baciate, neanche quelle alternate, neanche…. Neanche le altre. Sì, insomma, non ha le rime”. “E’ una poesia in versi liberi,si dice”. “Questa poesia è stata scritta da uno scrittore che si chiama Erri De Luca che non è ancora morto”. “Questa poesia è un po’ come una canzone perché ci sono delle strofe, per me, e ci sono anche dei ritornelli. I ritornelli sono che ogni tanto in questa poesia si ripete sempre una frase, e il ritornello che si ripete sono due parole: considero valore”. “Noi nella conversazione insieme abbiamo studiato che “considero valore”, poi, è come dire “è importante per me”, infatti in questa poesia il poeta scrive tutte le cose che per lui sono importantissime. Per la sua vita. Per tutti. Per il mondo”. “A me questa poesia è piaciuta molto perché non è una poesia triste ma neanche allegra, è giusta”. “A me piacciono più le canzoni. Perché hanno la musica. Anche la poesia, delle poesie, delle volte, hanno un po’ di ritmo, ma non hanno la musica”. “Perché la musica delle poesie sono le parole, secondo me”. “A me invece non è piaciuta perché sembrava sempre uguale…”. “Anche a me non è piaciuta, era ripetitiva. Anche se cambiava sempre, era un po’ sempre la stessa”.

“Per me era un elenco, una poesia elenco. Infatti era un po’ noiosa”. “A me piacciono più le poesie con le rime”. “Però… A me no. Le poesie con le rime sono troppo da piccoli, troppo come filastrocche. Invece questa era una poesia senza rime. Una poesia da grandi”. “Ma non è vero che le poesie con le rime sono da piccoli!” “Un’altra cosa che abbiamo detto nella conversazione insieme dopo aver letto la poesia è che Erri De Luca, ha cercato di mettere vicino nell’elenco cose grandi e cose piccole che per lui sono importanti e allora l’ha fatta apposta, questa cosa…”. Vabbè, adesso mi dite un po’ dei versi delle vostre poesie che avete inventato voi sul modello di questa poesia di Erri De Luca? Chi inizia? “Io! Considero valore gli abbracci di mia madre!” “Considero valore i miei amici, la mia famiglia, le scarpe per camminare, il cielo, i miei capelli, gli ombrelli quando piove”. “Considero valore il caldo e il freddo, la neve, la pioggia, l’arcobaleno”.

“Considero importante per me i cani, i cavalli, i maiali, gli uccelli e tutti gli animali che ci sono in terra, in acqua e anche gli anfibi”. “Considero valore i dinosauri anche se adesso non ci sono più”. “Considero valore avere degli amici e degli animali accanto a me e poterli accarezzare”. “Considero valore vedere le cose, sentirle”. “Considero valore il naso, le orecchie, la lingua, i sassi,i fiori, il profumo, i laghi, il mare, l’alta marea, l’ossigeno che ci fa vivere e respirare”. “Considero valore i cavalli”. “Considero valore sapere il nostro futuro e il nostro passato. Biancaneve e i sette nani e tutte le favole”. “Considero valore il viaggio della nostra vita, la pazienza, l’allegria, qualunque cosa”. “Considero valore i lombrichi e le farfalle”. “La corsa di un bambino, gli alberi, l’aiuto che diamo a chi sta morendo”.

“Considero valore il telefonino e la tv, il computer, il regno stellare, la mamma e il papà, le sorelle e mio fratello”. “Considero valore l’amore e la neve, i regali, i cani, il paese in cui sono nato”. “Considero valore le scienze e la matematica, le persone che amano la loro vita, il Paradiso, lo studio, le stelle, la mia classe, i banchi, le sedie, i vestiti, la casa, il numero 10, il Napoli”. “Considero valore le lacrime del giorno, il pane, le paste, il cornetto alla crema, il latte, la zanzara, chi non è violento, la nascita della mia cagnolina”. “Considero valore le parole, i suoni,, ridere, correre, parlare, pensare, mangiare”. “Considero valore la luna di giorno, il sole, le automobili, il mare, gli alberi”.

“Considero valore i gabbiani, le ali, le nuvole che si muovono in cielo, l’ombra, la luce, la mollica, il coltello per tagliare, il letto in cui si dorme”. “Considero valore il computer, l’uccellino, il sapore delle cose, le voci, gli strumenti musicali, il vetro, l’elica che gira”. “Considero valore gli scogli, la sabbia”. “Considero valore il colore oro e quello argento, le carezza al cane e al gatto, gli abbracci, lo shampoo, quando la mamma mi asciuga i capelli”.

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