Sui libri-cartolina
I bambini ci parlano «È un foglio», «È un cartone», «È una pagina da scriverci sopra»
I bambini ci parlano «È un foglio», «È un cartone», «È una pagina da scriverci sopra»
Questi due libri me li ha inviati per posta un amico in regalo. Sono due libri un po’ diversi dal solito. Provate a sfogliarli e ditemi un po’ perché sono un po’ diversi dai soliti libri.
«Sono belli». «Hanno la copertina dura». «Hanno una forma quadrata, ma lunga». «Ah, ho capito, sono diversi perché ci sono poche parole da leggere e molti disegni». «Sono libri per ragazzi?», «Le figure sono belle». «A me piacciono perché sono molto colorati, molto simpatici».
C’è però qualcosa che non avete ancora scoperto. Guardate bene.
«Ci sono due pagine in una pagina». «Ci sono delle pagine da scrivere, mi sembra». «Assomigliano a… Non mi viene la parola». «Per me sono diversi perché sono libri da scrivere, non già scritti che tu li divi leggere e basta. Qui devi scriverli, poi li puoi leggere, altrimenti non hai niente da leggere». «Io ho visto che ci sono delle striscioline da strappare». «Forse le pagine si possono strappare». «Sì, hanno delle pagine da strappare». «Solo mezza pagina si strappa, non tutta la pagina».
Provate a strappare una mezza pagina e ditemi se riconoscete cosa avete in mano.
«È un foglio». «È un cartone». «È una pagina da scriverci sopra: da una parte c’è il disegno bellissimo, dall’altra parte devi scrivere tu». «Ah, ho capito, sono grandi come delle cartoline, queste pagine!», «Queste mezze pagine!», «Maestro, a me sembrano proprio delle cartoline». «Sono delle cartoline: da una parte scrivi e dall’altra c’è un disegno». «Però nelle cartoline c’è un paesaggio, una foto. Invece qui ci sono solo delle figure, dei disegni». «Maestro, secondo te si possono spedire?», «Maestro, sono delle cartoline anche se non ci sono dei paesaggi?», «Maestro, ma se uno non va in vacanza può spedire le cartoline ai suoi amici ugualmente». «Certo!», «Ma tutte le pagine sono delle cartoline?», «Sì, tutte. Sono tutte delle cartoline da strappare e da scrivere. Quelli infatti sono i francobolli». «No, non sono i francobolli veri. Io lo so come sono i francobolli veri. Mio nonno fa la collezione dei francobolli. Veri. Questi sono francobolli falsi».
Guardiamo bene i francobolli: perché secondo voi sono falsi?
«Perché non hanno il numero dei soldi». «Ci sono disegnati sopra dei disegni per i bambini». «Per me per sapere se sono veri puoi scrivere una cartolina e metterci quel francobollo e se la cartolina arriva a casa tua, se tu ti sei scritto una cartolina da sola, allora vuol dire che anche il francobollo era vero, se invece non ti arriva la cartolina a casa tua, vuol dire che il postino se ne è accorto che era un francobollo falso».
Insomma, mi dite se vi piacciono o no questi libri e perché?
«Per me sono belli». «Sì, a me piacciono perché poi sono un po’ diversi dai soliti libri». «Io non lo so, se i francobolli sono falsi, per me è un po’ una fregatura». «A me piacciono le cartoline, i disegni delle cartoline, però non mi piace che devi scriverci». «A me invece piace proprio perché non devi solo guardare i disegni e non devi leggere e leggere e leggere e leggere sempre come tutti gli altri libri, ma devi scrivere, devi anche scrivere». «Poi puoi anche scrivere una cartolina a un tuo amico e lui la legge ed è felice». «Anche a me sono piaciuti molto questi due libri perché sembrano uguali a tutti gli altri ma sono diversi».
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